A Monza quel giardino fa pauraParco Varisco, cittadini allarmati

Monza – I residenti di San Fruttuoso sono stanchi dei continui atti di vandalismo perpetrati ai danni del giardino di via Varisco e ora stanno organizzando i primi passi per realizzare una raccolta firme. L’amministrazione interviene ogni volta che è chiamata in causa, ma i cittadini sono stanchi di vivere con la paura che, appena cala il buio, il quartiere diventi popolato da persone poco raccomandabili per non parlare del fatto che sono stufi di spendere soldi per sistemare la recinzione.

«Per ora stiamo lavorando per una petizione per proteggere e mettere in sicurezza il parco Varisco – spiega Renato Papais, membro esterno della commissione ecologia e residente di San Fruttuoso -. Vogliamo muoverci prima della primavera quando i bambini iniziano a popolare l’area verde che si trova di fronte alla loro scuola. Il nostro operato sarà interamente in stretta collaborazione con amministrazione, i responsabili dell’ufficio giardini sono sempre disponibili però non è giusto che ogni volta ci troviamo con la rete rovinata».

La richiesta dei cittadini è che sia rifatta la recinzione dell’area verde con un materiale più resistente, come quello usato nei nuovi giardini, in modo che i vandali non possano distruggerlo spesso. La rete che ora recinta la zona è molto leggera, basta poco per romperla. La richiesta è di installare reti ad hoc, come fossero anti- vandali, come avvenuto in tutti i giardinetti che sono stati costruiti recentemente. «Il fenomeno del vandalismo non riguarda solo noi – continua Papais -: anche in via Lucania ci sono stati atti di vandalismo, che hanno danneggiato il parco. Il problema è che siamo in una condizione svantaggiata da quando ci sono i lavori, siamo periferia, abbandonati e lasciati al nostro destino. Con il tunnel siamo fuori ci sentiamo isolati dalla città e da tutto. Le forze dell’ordine fanno il possibile per vigilare ma non sono sufficienti per l’intera città».

Molti residenti hanno subito furti negli ultimi mesi e la preoccupazione è tanta, anche perché si sentono impreparati per affrontare la situazione e soprattutto non sanno cosa fare per tutelarsi. «Chissà cosa ci fanno i ragazzi all’interno del parco quando è buio?». Questa la domanda che tutti hanno sulla punta della lingua. Sperano che l’intervento dell’amministrazione sul Montagnone sia l’inizio di una serie di progetti che renderanno migliore e più sicuro l’intero quartiere. La circoscrizione sta facendo il possibile ma non è possibile intervenire in prima persona può solo segnalare i danni agli uffici competenti.
Alessandra Sala