A Monza «Pagine come rose»Colaprico apre la rassegna

A Monza «Pagine come rose»Colaprico apre la rassegna

Monza – È stata la biblioteca della casa circondariale di Monza ad aprire il ciclo di incontri «Pagine come rose», promossi dalla Provincia, da BrianzaBiblioteche, dall’associazione culturale La passione per il delitto e dal Sistema bibliotecario del Vimercatese. Ospite d’onore del primo appuntamento, ieri mattina, era il giornalista e scrittore Piero Colaprico. Una chiacchierata informale e vivace a cui hanno partecipato una ventina di detenuti, coinvolti dalla simpatia e dalla spontaneità dell’ospite, che ha presentato la sua ultima produzione letteraria, «Mala storie», una raccolta degli articoli di nera più appassionanti, scritti in trent’anni di carriera. «Nei miei libri, ambientati sempre nel mondo della criminalità metropolitana, quello che per anni ho frequentato come cronista, mi piace descrivere non tanto la realtà così com’è, ma raccontare quella parte di me che viene di volta in volta cambiata dall’incontro con le persone».

Un feeling immediato quello che è scoccato tra Colaprico e i detenuti di Monza, che hanno subito rotto il ghiaccio interrompendo la chiacchierata con domande e considerazioni. «In tanti anni mi sono reso conto che c’è sempre una zona grigia in tutte le persone, nella quale riusciamo a capirci, a prescindere da ciò che si è e da ciò che si fa, indipendentemente dal fatto che io sia un giornalista e voi carcerati. Una parte di noi che ci fa incontrare, nonostante le nostre diverse storie», ha continuato il cronista. Sul tavolo, davanti a lui, la raccolta quasi completa dei libri scritti negli ultimi quindici anni: da «L’uomo cannone» a «La donna del campione», da «Milano calibro 9» a «Le indagini del maresciallo Binda», scritto con Pietro Valpreda.

Tutti i testi, al termine dell’incontro, sono stati poi donati dall’autore alla biblioteca di via Sanquirico, con tanto di autografo ovviamente, ed entreranno a far parte del patrimonio librario del carcere. «Scrivere un libro significa instaurare un rapporto tra scrittore e lettore. Il mio sogno sarebbe riuscire a far riflettere, suscitare pensieri e idee nei miei lettori, accendere in loro una lampadina». L’ospite di mercoledì prossimo sarà Gianni Biondillo.
s. val.