A 40 anni dallo sbarco sulla LunaLa Brianza, Nespoli e lo spazio

Addio Armstrong, uomo sulla lunaIl passo che ha segnato il mondo

Monza – «Non abbiamo deciso di andare sulla Luna perché è facile, ma perché è difficile». Il presidente americano John Fitzgerald Kennedy, nel 1961, aveva riassunto così il senso del Progetto Apollo. Otto anni dopo, il 20 luglio del 1969, la missione si poté dire compiuta quando Neil Armstrong fece il famoso “piccolo passo” per l’uomo sul suolo lunare. L’Italia seguì l’allunaggio in un mattino d’estate (poco prima delle 5 del 21 luglio) con la voce di Tito Stagno: «Ha toccato – disse emozionato dagli schermi Rai – Ha toccato in questo momento il suolo lunare».

Italiani nello spazio –
Quella volta, davanti alla televisione c’era anche un ragazzino assonnato di dodici anni. Un giovane di Verano Brianza dai grandi sogni e probabilmente con le idee già chiare sul suo futuro. Lunedì il mondo festeggerà i 40 anni dalla prima impronta di un uomo sulla sabbia lunare. E nel frattempo Paolo Nespoli, il ragazzino di Verano, è cresciuto ed è diventato il quinto italiano ad aver passeggiato nello spazio. Un’altra “missione compiuta” destinata a ripetersi nel 2010: a novembre, con la spedizione 26/27, partirà una missione a lunga durata sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) già raggiunta nel 2007.

Esperia –
Già, perché sulla luna nel tempo ci sono tornati in tutto in dodici uomini (gli ultimi nel ’72 con l’Apollo 17), mentre le uscite nello spazio si sono fatte sempre più frequenti. E ora la nuova sfida scientifica si chiama Marte. L’ingegnere Paolo Nespoli ha volato tra il 23 ottobre e il 7 novembre di due anni fa con la missione “Esperia”, gestita congiuntamente da Esa (Agenzia spaziale europea) e Asi (Agenzia italiana), per trasportare il Nodo 2 (costruito a Torino) sulla Stazione spaziale internazionale. Nespoli, una volta a bordo dello shuttle, ha avuto il compito di coordinare dall’interno le “passeggiate spaziali”, cioè le operazioni gestite all’esterno della stazione in orbita intorno alla Terra, guadagnandosi il soprannome di “Italian MacGyver” (come il protagonista del celebre telefilm) per la creatività e la prontezza nel risolvere i piccoli problemi quotidiani.

Appuntamenti –
La Iss dal 2000 assicura la presenza dell’uomo nello spazio. In attesa che, come stimato dalla Nasa, nel 2020 l’uomo affronti una nuova sfida. Prima di quel giorno, il 20 luglio sarà possibile rivivere l’impresa di Armstrong, Aldrin e Collins (che rimase a bordo del Lem) grazie al Planetario di Milano, punto di riferimento anche per gli astrofili della Brianza, e grazie al Gav di Villasanta. In corso Venezia e al Parco di Bellinzago, infatti, l’Apollo 11 scenderà di nuovo sulla Luna. Per chi nel ’69 c’era e per chi invece non era ancora nato.

A Milano – “Quel giorno sulla Luna 40 anni dopo” sarà l’occasione (lunedì alle 21.30 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti) per seguire lo sbarco dell’Apollo 11 “tra filmati (quasi) inediti e la cronaca della giornalista-scritttrice Oriana Fallaci. In programma la visione di filmati delle Teche Rai e nuove edizioni delle riprese in 16 millimetri realizzate dagli astronauti.

Gav e gli altri –
In trasferta anche l’attivissimo Gav, gruppo degli astrofili di Villasanta che recentemente ha assorbito anche alcuni iscritti del disciolto gruppo Pleiadi di Monticello: domenica sera sarà a Bellinzago (dalle 19.30 al Parco di via Lombardia) per una conferenza sulla Luna (a cura dei relatori del Planetario) e l’osservazione del cielo. A completare la giornata il mercatino a chilometri zero dei contadini aderenti alla Coldiretti della zona. A Bovisio Masciago invece si è da poco concluso il ciclo di cinque incontri di osservazione organizzato da AstroCai. Il gruppo di astrofili rinnova l’appuntamento con gli appassionati per venerdì 31 luglio: all’ex campo sportivo di via Superga è in programma una nuova serata osservativa pubblica (dalle 21).
Ch.Ped.