La Graph Foundation, che supporta la rete di indicizzazione blockchain

The Graph ha dichiarato giovedì che Gnosis Chain (GNO) diventerà la prima catena diversa da Ethereum a essere abilitata su The Graph Network, la cui moneta è GRT. L’organizzazione ha anche lanciato un fondo di ricompensa di 9 milioni di dollari per aiutare la rete ad avviarsi.

The Graph, soprannominato il “Google delle blockchain”, consente alle applicazioni basate su blockchain di raccogliere e valutare i dati della catena. Ciò avviene utilizzando i “sottografi” creati dalla comunità, che aiutano a organizzare un mare caotico di attività blockchain in un formato che le reti NFT, gli scambi decentralizzati e altri programmi possono identificare e utilizzare.

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Con il lancio di Gnosis Chain, The Graph fa un passo avanti verso il ritiro del suo servizio centralizzato “hosted”, che attualmente supporta 31 sistemi, a favore del più decentralizzato Graph Network, che in precedenza supportava solo Ethereum.

La Graph Network viene commercializzata come una soluzione per decentralizzare la governance della piattaforma Graph, risolvendo così i problemi di censura e affidabilità dei dati. La rete addebita ai costruttori un costo per ogni volta che contattano il suo sistema di “indicizzatori”, che monitorano i sottografi nello stesso modo in cui i browser effettuano lo scraping dei siti.

Alla domanda sul perché ci siano voluti quasi due anni perché The Graph Network si estendesse oltre Ethereum, la direttrice della Graph Foundation, Eva Beylin, ha spiegato che fino a poco tempo fa sostenevano solo Ethereum perché volevano dedicare del tempo a rendere operativi gli indicizzatori, assicurandosi che soddisfacessero i requisiti di efficienza.