Secondo uno specialista della sicurezza, ecco come 200 milioni di dollari in criptovalute sono stati rubati dalla rete Nomad

Secondo uno specialista della sicurezza, un difetto di funzionamento nel protocollo di comunicazione cross-chain Nomad ha permesso di sottrarre alla piattaforma una somma di circa 200 milioni di dollari.

Secondo Steven Walbroehl, responsabile della sicurezza della società di sicurezza blockchain Halborn, una recente modifica ai contratti di Nomad non ha funzionato, causando l’accettazione istantanea delle operazioni del protocollo.

Nomad, che funge principalmente da tramite per i clienti per trasferire e ricevere token tra più blockchain, ha informato gli utenti tramite Twitter lunedì sera di essere consapevole del problema riguardante il ponte di token Nomad”.

A quel punto il protocollo aveva già perso 45 milioni di dollari.

Due ore dopo, il protocollo ha informato i clienti di essere stato “informato di impostori che si spacciano per Nomad e che offrono indirizzi fasulli per ricevere pagamenti”.

Ti piacciono le crypto e vuoi cominciare a fare trading? Sulla piattaforma di eToro puoi scambiare oltre 60 diverse criptovalute!

Lunedì sera, la società aveva perso circa 200 milioni di dollari.

Nel caso di Nomad, tuttavia, tutti i pagamenti sono stati approvati, indipendentemente dalla loro legittimità.

Il protocollo impiega gli alberi di Merkle, che sono principalmente “utilizzati per offrire informazioni sulla blockchain in modo più sicuro ed efficace, confermando la validità di una transazione”.

Secondo Nomad, è in corso un’indagine e sono stati allertati funzionari governativi.

La rete di finanza decentralizzata (DeFi), che di recente ha ricevuto fino a 22 milioni di dollari in una fase di avvio sostenuta da importanti società di criptovalute come Coinbase Ventures e OpenSea, è il sistema più recente a essere stato violato. Ad aprile, la rete Ronin, incentrata sui giochi, è stata violata per oltre 600 milioni di dollari.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.