Prosegue l’idillio tra Trump e le crypto: sarà al Bitcoin 2024 di Nashville

Prosegue la campagna elettorale di Donald Trump in vista delle elezioni che si terranno a novembre. Uno dei punti su cui il candidato repubblicano punta in modo importante sono le criptovalute. Viene solo da chiedersi se sia sincero o se ci sia dietro solo una precisa strategia politica…

Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, terrà un discorso alla conferenza Bitcoin 2024, una delle più grandi del settore crypto, che si terrà a Nashville, Tennessee, a fine mese.

L’evento, previsto dal 25 al 27 luglio, vedrà il magnate come ospite d’onore, secondo quanto comunicato dagli organizzatori. L’ex presidente degli Stati Uniti prenderà la parola per 30 minuti, dalle ore 14:00 (le 21:00 in Italia) del 27 luglio, l’ultimo giorno della conferenza. Alcuni relatori hanno riferito di aver ricevuto una mail dagli organizzatori che annunciava modifiche agli orari per accogliere “un ospite molto speciale”

La partecipazione di Trump a questa importante conferenza dimostra ancora una volta il suo intento di trasformare l’entusiasmo per le criptovalute in consenso elettorale. Egli ha dichiarato a più riprese il suo supporto alle criptovalute da quando è iniziata la campagna elettorale, promuovendo la libertà finanziaria e la crescita dell’industria Bitcoin negli Stati Uniti.

Testimoniare la storia

La conferenza Bitcoin 2024, intitolata “Testimoniare la Storia”, ospiterà relatori di spicco come Cathie Wood, CEO di Ark Invest, Michael Saylor, presidente di MicroStrategy, il repubblicano Vivek Ramaswamy, i senatori Marsha Blackburn, Cynthia Lummis e Bill Hagerty, insieme al candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy Jr.

La presenza di Trump si allinea con la sua campagna elettorale, che si focalizza fortemente sulle criptovalute. Di recente, ha iniziato ad accettare donazioni in Bitcoin, aprendo il dibattito sulla politica cripto negli Stati Uniti.

Inoltre, il Partito Repubblicano ha promesso di porre fine alla “repressione illegale e anti-americana delle criptovalute” da parte dei democratici e di opporsi alla creazione di una valuta digitale della banca centrale. Trump ha anche assicurato che, se eletto, proteggerà il diritto alla custodia autonoma per i quasi 50 milioni di possessori di criptovalute in America. Durante un evento di raccolta fondi a San Francisco a giugno, Trump ha dichiarato di voler diventare “il presidente delle criptovalute”.

Trump sostiene il mining di Bitcoin

Il sostegno della comunità crypto a Trump è significativo. Importanti figure del settore come i gemelli Winklevoss, co-fondatori dell’exchange Gemini, e Jesse Powell, co-fondatore di Kraken, hanno donato 1 milione di dollari in Bitcoin ed Ethereum per la sua campagna.

L’attuale amministrazione Biden è stata fortemente contraria alle criptovalute, il che porta la comunità a sperare in regolamenti più chiari e un ambiente più favorevole se il miliardario  dovesse vincere le elezioni di novembre.

Trump ha anche espresso il desiderio di creare un ambiente favorevole per il mining di tutti i Bitcoin rimanenti negli Stati Uniti, poiché crede che ciò rafforzerebbe la dominanza energetica del Paese. Di certo le dichiarazioni hanno avuto ripercussioni positive sul valore delle azioni delle società di mining che hanno visto un’impennata nei giorni immediatamente successivi. 

TeraWulf (WULF) e Hut 8 Mining (HUT), per esempio, si sono distinti come i migliori tra i dieci principali miner per capitalizzazione di mercato, con aumenti rispettivamente del 10,5% e del 10,07%.

Il discorso di Trump a Nashville probabilmente rafforzerà ulteriormente la sua immagine di sostenitore delle criptovalute. Resta da vedere se queste promesse si tradurranno in azioni concrete nel caso in cui venga rieletto.

Non si può infatti escludere che questo supporto sia una mossa strategica, considerando la precedente avversione per le criptovalute (durante la sua prima amministrazione) e il desiderio di opporsi a Joe Biden, che non ha mostrato simpatia per le crypto.

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