Nuova svolta nel mercato crypto? I tentativi delle istituzioni finanziarie di avvicinarsi al mondo crypto e a Bitcoin

Panoramica sulla situazione e analisi delle iniziative di ogni ente che sta provando ad entrare nel mercato crittografico.

Il mondo delle criptovalute potrebbe essere molto vicino ad una svolta. Molti esperti del settore ritengono che sia probabile l’ingresso di istituzioni finanziarie nel mondo di Bitcoin e delle crypto. Un evento che potrebbe mutare sensibilmente le prospettive di questo mercato.

Infatti, la possibilità di fare crypto trading tramite queste istituzioni potrebbe aumentare sensibilmente il volume globale di trader, con una chiara influenza sul valore di mercato dei vari crypto asset di riferimento.

Dunque, si tratta di una di quelle situazioni da monitorare prima di investire in criptovalute. Per questo motivo, di seguito è presente una raccolta delle ultime notizie sulle iniziative degli enti finanziari.

Istituzioni finanziarie e mondo crypto: panoramica sui principali tentativi

Il mondo delle criptovalute sta attirando sempre più l’interesse delle istituzioni finanziarie, che cercano costantemente di offrire ai propri clienti prodotti innovativi e redditizi. Tra questi, spiccano gli ETF (Exchange Traded Fund) su Bitcoin, ovvero fondi tendenzialmente economici e quotati in Borsa che replicano il valore di BTC.

Uno dei primi a lanciare un ETF su Bitcoin è stato WisdomTree, un provider di ETF ed ETP (Exchange Traded Product) che ha annunciato l’introduzione di un fondo a replica fisica nel dicembre 2019. Invece, il WisdomTree Bitcoin ETP (WBTC) è quotato sulla Borsa svizzera SIX e ha un costo annuo dello 0,95%. Il fondo utilizza la piattaforma Coinbase per la custodia dei Bitcoin e la Bank of New York Mellon per la custodia della valuta fiat.

In ogni caso, WisdomTree non è l’unica società a puntare sugli ETF su Bitcoin. Anche Invesco, un gestore patrimoniale con un patrimonio di 1,4 trilioni di dollari, ha presentato una richiesta per il suo Invesco Galaxy Bitcoin ETF, che sarebbe negoziato sulla piattaforma Cboe. 

Inoltre, BlackRock, la più grande società di investimenti al mondo, ha recentemente presentato una domanda per ottenere l’approvazione di uno Spot Exchange Traded Fund (ETF) basato su Bitcoin, che sarebbe custodito dalla Coinbase Custody Trust Company.

Infine, l’ultima iniziativa volta a unire il mondo bancario con quello delle crypto è di Deutsche Bank. Infatti, anche questa istituzione ha richiesto la licenza per la custodia di asset digitali. Un ennesimo esempio di quanto questo mercato sia molto interessante dalla prospettiva di questi enti internazionali, sempre alla ricerca di nuovi prodotti per estendere le possibilità di investimento dei propri utenti.

Tuttavia, queste richieste devono ancora superare l’ostacolo della SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente regolatore statunitense che finora non ha mai approvato un ETF su Bitcoin. Nonostante ciò, molti analisti sono ottimisti sulle possibilità di successo di questi prodotti, che potrebbero portare a una maggiore adozione e domanda di Bitcoin da parte degli investitori istituzionali e retail.

In ogni caso, non mancano tentativi in tal senso che sono andati a buon fine. Ad esempio, la banca francese Crédit Agricole, una delle più grandi d’Europa, ha ottenuto la licenza per offrire servizi di custodia di asset digitali, come Bitcoin e altre criptovalute. La licenza è stata concessa dall’Autorità francese per i mercati finanziari (AMF) a CACEIS, una società di asset servicing controllata da Crédit Agricole e da Banco Santander.

La licenza di Crédit Agricole arriva anche in vista dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti europei sulle criptovalute, noti come MiCA, che saranno applicati dal 2024 e che richiedono la registrazione degli operatori del settore. L’obiettivo è quello di creare un mercato unico e armonizzato per le criptovalute nell’Unione Europea, garantendo maggiore sicurezza e trasparenza agli investitori.

Considerazioni finali

Come si può notare dal precedente paragrafo, è possibile constatare che l’ottenimento di una licenza di custodia degli asset crittografici è un obiettivo molto ambito. I numerosi tentativi dimostrano ancora una volta che, prima o poi, in maniera sempre più consistente le istituzioni finanziarie entreranno a far parte del mondo crypto.

Ovviamente, gli asset inclusi in quei listini subiranno un netto aumento della visibilità, con possibili ripercussioni positive sul valore di mercato e l’andamento. Di conseguenza, è molto importante monitorare le ultime news e le eventuali svolte, in modo da inserire il fattore appena descritto nelle analisi di mercato precedenti all’investimento.
In ogni caso, i numerosi freni posti a tali iniziative fanno capire che non è una tipologia di operazione semplice. Tuttavia, secondo gli esperti di mercato è soltanto una questione di tempo.

I.P.

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