L’editoriale del direttore Marco Pirola: “Quando i ruffiani diventano sciacalli senza memoria…”

L’editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola.
Editoriale giornalismo - Image by freepik
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La Monza che mi incuriosisce. Soldi, tanti soldi e un giornale che, seppur acciaccato, fa ancora gola a molti. Una terra di mezzo con protagonisti pettegolezzi, pettegoli, ruffiani vecchi e nuovi. Il tutto mixato da fatti di cronaca. Falsi, presunti, veri sussurrati al bar. Se poi in ballo c’è il giornale per cui lavoro, la vicenda non solo mi interessa ancora di più, ma sono pronto a scrivere divertendomi. Cosa che ho fatto. Non certo per soldi. Cosa che nemmeno la Finanza potrebbe eccepire. Infatti, arrivato a 62 anni, voglio solamente fare ciò che mi diverte.

E mi divertono le voci, i pettegolezzi le carognate che in questi giorni ho sentito dagli sciacalli che ricamano su un semplice controllo delle Fiamme gialle. Controllo nemmeno sulla società editrice de Il Cittadino. Mi piacerebbe sapere chi distorce e alimenta le voci e in parte (se non in tutto) lo so. In Brianza non c’è una ditta seria che non abbia avuto una visita da parte delle Fiamme gialle. Nel nostro caso vero. Peccato che all’Editoriale il Cittadino non sia stato sequestrato nemmeno un foglio A4. Eppure, è subito diventato un caso diffuso in città da labbra neanche tanto anonime e scritto su messaggini telefonici. Questa volta il passo falso lo hanno fatto e qualcuno lo abbiamo scoperto. Io ci ho messo la faccia perché come ho ricordato nell’editoriale di presentazione tre settimane fa, mi piace l’odore della polvere da sparo. Per difendere giornale e giornalisti, non occorre un pezzo di carta, ma la faccia. La mia.
P.S.
Del resto a Monza ci deve essere qualcuno che ha scambiato un giornale per uno yogurt. Più o meno ricco che sia…