Ethereum
Ethereum, dopo lo storico passaggio alla proof of stake dello scorso settembre, ha ridotto il consumo di energia necessario per la convalida dei blocchi di oltre il 99% e quindi rappresenta oggi un investimento interessante per gli investitori istituzionali attenti all’ambiente, molto più di Bitcoin. Nello specifico, secondo i dati di Pre-sustainability, il consumo di energia si è ridotto addirittura del 99,98%.
La Ethereum Foundation cita uno studio del CCRI (Crypto Carbon Ratings Institute) che mostra la differenza nel consumo di energia tra Ethereum e Bitcoin. Lo studio ha rilevato che Bitcoin utilizza 131 TWh/anno di energia, mentre Ethereum PoS utilizza 0,0026 TWh/anno. Ciò significa anche che Ethereum utilizza meno energia di Netflix, AirBnB e PayPal, che sono tutte considerate aziende ESG-friendly.
Sia Ethereum che Bitcoin hanno capitalizzazioni di mercato di centinaia di miliardi, quindi gli investitori istituzionali hanno un impatto molto più significativo sul prezzo rispetto ai piccoli trader.
Inoltre, poiché Ethereum è la principale blockchain di smart contract, con il TVL più alto e la maggior parte delle dApp, l’acquisto di Ethereum consente agli investitori di acquisire guadagni da una gamma di protocolli crypto sostenibili: è il cosiddetto “Pick-and-Shovel”, che molti investitori utilizzano per la gestione del rischio e la diversificazione.
Possiamo anche vedere dal grafico sottostante che Ethereum ha seguito una costante tendenza al rialzo rispetto a Bitcoin dal 2019. Considerando i suoi vantaggi ambientali rispetto a Bitcoin, la tendenza probabilmente continuerà a guardare avanti, con Ethereum che un giorno potrebbe potenzialmente superare Bitcoin per capitalizzazione di mercato.
Algorand
Algorand è un’altra blockchain molto attenta alla sostenibilità. Secondo il sito web di Algorand, la blockchain è carbon-negative, cosa che non si può dire per Ethereum.
Il sito web afferma anche che una transazione Algorand “utilizza circa 0,0000004 kg di CO2, al contrario, una transazione Bitcoin emette 338 tonnellate di CO2”.
Algorand si è posta anche un altro obiettivo, e cioè quello di dotare di servizi finanziari anche gli 1,7 miliardi di persone che oggi non hanno un conto bancario.
Algorand ha l’architettura che più si avvicina alla soluzione del trilemma della blockchain perché riesce a garantire scalabilità, decentralizzazione, sicurezza e anche sostenibilità ambientale.
Nonostante gli indubbi vantaggi di questa blockchain (Algorand è universalmente considerata una delle blockchain più affidabili del settore), il token ALGO sembra non assorbire i riconoscimenti che gli vengono tributati. Ricordiamo che il sistema è stato fondato dall’italiano premio Turing Silvio Micali.
Ecoterra
Ecoterra una criptovaluta e un progetto che attualmente aiuta l’ambiente in modo molto più diretto di altre. Si tratta di un progetto in prevendita che ha appena raggiunto l’obiettivo di 5 milioni di dollari raccolti.
Il progetto ha quattro pilastri principali, il principale dei quali è “Recycle2Earn”. Gli altri sono: ilmercato di oggetti usati, il mercato dei crediti di carbonio certificati e un profilo di monitoraggio dell’impatto per le aziende.
Recycle2Earn è un nuovo concetto che Ecoterra ha sviluppato che consiste nel premiare gli utenti che riciclano depositando i rifiuti in appositi cassonetti RVM (Reverse Vending Machine).
Ecoterra ha già stretto partnership con marchi come Dr. Pepper, San Pellegrino e Heineken. Le partnership consentiranno agli utenti di Ecoterra di riciclare i prodotti di questi marchi nei loro RVM.
Gli altri tre pilastri di Ecoterra riguardano tutti il servizio alle aziende coinvolte nell’economia circolare. Ecoterra sfrutta i vantaggi della blockchain, come la trasparenza e l’impossibilità di apportare modifiche, in modo che il pubblico possa monitorare le azioni ecosostenibili delle aziende, assicurandosi che stiano facendo ciò che dicono di essere.
Gli investitori possono acquistare token Ecoterra per $ 0,00925, mentre il valore di listing sugli exchange sarà di $ 0,01.
I.P.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.