L’Agenzia di controllo delle frodi finanziarie della Corea del Sud ha segnalato 16 società di criptovalute per aver operato senza autorizzazione

L’agenzia sudcoreana per la lotta al crimine monetario sta perseguendo 16 società internazionali di criptovalute che, a suo dire, operano nel Paese senza una sufficiente licenza legale.

Secondo la Korea Financial Intelligence Unit (KoFIU), parte della FSC della Corea del Sud, le imprese hanno promosso criptovalute e fornito soluzioni ai coreani senza ottenere la necessaria registrazione.

Con l’approvazione della legge sui rapporti sulle transazioni finanziarie, sono entrati in vigore i requisiti di registrazione per le società di criptovalute.

Dalla scomparsa di Terra, le autorità hanno indagato su sette exchange. L’FSC contribuirà ad accelerare l’adozione di nuove leggi per regolamentare il settore delle criptovalute.

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La KoFIU ha informato i funzionari che le 16 imprese avrebbero violato i loro “requisiti di registrazione”. La KoFIU intende informare i regolatori economici dei loro Stati di residenza. Le violazioni dei requisiti di registrazione potrebbero comportare una pena detentiva di cinque anni o una sanzione fino a 50 milioni di dollari sudcoreani. Alle aziende sarà inoltre impedito di registrarsi come VASP a livello nazionale a tempo indeterminato.

La KoFIU ha chiesto che la Korea Communications Commission e la Korea Communications Standards Commission vietino l’accesso locale ai siti dei VASP privi di licenza per impedire l’uso di servizi di asset virtuali forniti da aziende non regolamentate, secondo la dichiarazione.

Le transazioni con carta di credito e le compravendite di criptovalute da e verso società prive di licenza saranno vietate “per impedirne l’uso nel mercato interno”.

Il governo ha anche messo in guardia i consumatori di criptovalute dall’utilizzare siti non registrati, esponendoli a “pericoli di furto di dati personali e frodi”.

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