La Thailandia approva il suo primo ETF Spot su Bitcoin

La Thailandia ha approvato il suo primo ETF Bitcoin, col gestore One Asset Management cui seguiranno altri.

La Thailandia ha approvato il lancio del suo primo Exchange Traded Fund (ETF) su Bitcoin, unendosi a un elenco crescente di paesi che approvano fondi Bitcoin regolamentati.

Secondo il Bangkok Post, la Thai Securities and Exchange Commission (SEC) ha approvato il gestore patrimoniale One Asset Management (ONEAM) per introdurre un ETF Bitcoin. La distribuzione del fondo ONE Bitcoin ETF è prevista entro oggi 6 giugno.

Secondo le regole della SEC tailandese, l’ETF sarà limitato agli investitori facoltosi e istituzionali. Ciò fa seguito alla modifica delle linee guida locali da parte dell’autorità di regolamentazione in aprile per consentire ETF Bitcoin rivolti agli investitori professionali.

ONEAM distribuirà il fondo in 11 principali fondi Bitcoin globali per garantire liquidità e sicurezza adeguate. La società ha affermato che l’ETF fornisce esposizione al Bitcoin in un quadro regolamentato, affrontando rischi come il furto che derivano dalla proprietà diretta.

Mentre ONEAM ha ottenuto l’approvazione, la società tailandese MFC Asset Management attende ancora l’autorizzazione normativa per il proprio prodotto Bitcoin ETF pianificato. Entrambe saranno offerte private destinate esclusivamente a investitori qualificati.

La Thailandia segue la strada tracciata dalla SEC statunitense, che ha approvato diversi ETF Bitcoin lo scorso gennaio, suscitando un crescente interesse. Altre giurisdizioni, come Hong Kong, Australia e Regno Unito, hanno da allora seguito l’esempio emettendo ETF spot su Bitcoin o prodotti simili.

I lanci forniscono un’esposizione semplice e regolamentata ai movimenti dei prezzi di Bitcoin senza la necessità di gestire direttamente Bitcoin. Si tratta di un approccio che si adatta meglio agli investitori professionali e alle istituzioni

Approvando un ETF Bitcoin, le autorità di regolamentazione tailandesi riconoscono la crescente domanda da parte delle istituzioni locali di aggiungere allocazioni Bitcoin. La mossa potrebbe consentire un’adozione più ampia da parte di tutti una volta che le offerte pubbliche saranno disponibili.

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