Il range di apertura previsto per agosto per l’euro/dollaro dipende dalla stabilità dell’IPC statunitense

Punti di conversazione sul tasso di cambio euro/dollaro USA
Il tasso di cambio euro/dollaro fa una serie di alti e bassi mentre cerca di ritracciare la risposta al ribasso del pubblico all’indagine sui Non-Farm Payrolls (NFP) degli Stati Uniti, ma i dati aggiuntivi che iniziano a uscire dagli Stati Uniti potrebbero continuare a influenzare il tasso di cambio, dato che l’aggiornamento dell’Indice dei prezzi al consumo (CPI) dovrebbe mostrare un’inflazione stabile.

Resta tuttavia da stabilire se l’IPC statunitense influenzerà il tasso di cambio, con la lettura principale che dovrebbe ridursi all’8,7% dal 9,1% annuo di giugno.

Tuttavia, la coppia EUR/USD sembra non essere influenzata dalle osservazioni da falco del governatore della Federal Reserve Michelle Bowmanas e si consolida all’interno del range di apertura di agosto.

Con l’IPC core che dovrebbe salire al 6,1% dal 5,9% annuo nello stesso periodo e l’avvertimento del governatore Bowman di “un considerevole rischio di aumento dei prezzi fino al prossimo anno”, l’EUR/USD potrebbe reagire negativamente a qualsiasi ulteriore aumento dell’indice.

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Le aspettative di un altro rialzo dei tassi della Fed di 75 pb a settembre potrebbero pesare sull’EUR/USD, con il presidente Jerome Powell e la società sulla buona strada per cercare di forzare il tasso dei Fed Funds al di sopra della neutralità. Il governatore Bowen sostiene che “aumenti di dimensioni simili dovrebbero essere sul tavolo fino a quando non vedremo il livello dei prezzi diminuire in modo coerente, significativo e duraturo”.

Fino ad allora, è probabile che la coppia EUR/USD continui a consolidarsi all’interno della fascia di apertura di agosto, anche se i movimenti potrebbero essere influenzati dai nuovi dati provenienti dagli Stati Uniti. Anche il sentimento dei trader dovrebbe rimanere rialzista sulla coppia, essendo stata net-long per la maggior parte dell’anno.

Le posizioni nette lunghe degli operatori sono in calo del 6,93% rispetto a ieri e del 10,16% rispetto alla scorsa settimana, mentre le posizioni nette corte degli speculatori sono in aumento del 22,213% rispetto a ieri e del 28,92% rispetto alla scorsa settimana.

Mentre la scorsa settimana il 55,90% degli operatori era net-long sulla coppia EUR/USD, questo numero è diminuito in quanto la coppia di valute continua a seguire il range di apertura di agosto, mentre aumenta l’interesse net-short.

Tuttavia, l’ultima stampa dei dati CPI degli Stati Uniti potrebbe pesare sul tasso di cambio se alimenta la speculazione per un altro aumento dei tassi della Fed di 75 pb, quindi l’EUR/USD potrebbe procedere a consolidare se il recupero dal minimo annuale (0,9952) non riesce a creare un test della precedente zona di supporto sopra il minimo di maggio (1,0349).

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