Core Scientific (CORZ), un minerario di criptovalute, ha eliminato il 10% della sua forza lavoro e ha ridotto drasticamente il valore delle sue partecipazioni a causa della crisi delle criptovalute.

I licenziamenti sono stati resi noti giovedì, quando l’azienda ha annunciato i risultati finanziari del secondo trimestre, che contenevano un costo di 840 milioni di dollari per ridurre il valore finanziario delle sue partecipazioni, portando il deficit netto di Core per il trimestre a 862 milioni di dollari.

Il 12 maggio Core Scientific ha tagliato le previsioni sul tasso di hashish per il 2022 a 30-32 EH/s e una potenza complessiva di circa 1 gigatonnellata, citando l’incertezza del mercato.

Giovedì, l’azienda ha mantenuto la sua proiezione.

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Durante la relazione sul reddito, l’amministratore delegato Mike Levitt ha dichiarato che la seconda metà dell’anno rappresenterà i due terzi dello sviluppo dell’azienda nel 2022.

Tuttavia, le spese per la manodopera e le strutture del minatore sono aumentate del 25% rispetto all’anno precedente e i costi dell’elettricità hanno raggiunto 0,05-0,055 dollari per kwh.

In risposta alle preoccupazioni degli esperti che chiedevano all’azienda di aumentare le previsioni sui costi dell’energia elettrica per l’anno in corso, Levitt ha fatto riferimento all’unità della Georgia dell’azienda, dove Core è più vulnerabile all’aumento dei prezzi del gas naturale.

Secondo l’amministratore delegato, il minatore sta cercando di migliorare il rapporto con il suo fornitore di energia. Il minatore sta anche considerando di espandere le proprie attività in modo che le economie di scala riducano i prezzi unitari.