Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha annunciato martedì pomeriggio che il Messico, che ha nazionalizzato le sue risorse di litio in aprile, ha istituito un’impresa statale per l’estrazione del metallo.

Secondo l’ordinanza, l’azienda sarà operativa nei sei mesi successivi e sarà nota come Litio para Mexico, o Litio per il Messico.

Dopo una battuta d’arresto all’inizio dell’anno, quando è stata respinta una proposta di riforma del settore elettrico che avrebbe dato maggiori benefici alla società energetica statale messicana, Lopez Obrador ha promesso di mantenere le risorse di litio sotto il controllo dello Stato.

Il litio è tipicamente presente nelle batterie utilizzate nei veicoli elettrici. Secondo il decreto, il Presidente del Messico sceglierà un nuovo leader per Litio para Mexico sulla base di una raccomandazione fatta dal Ministro dell’Energia.

Oltre ai ministri delle Finanze, dell’Economia, degli Interni e dell’Ambiente, il ministro dell’Energia sarà membro del consiglio di amministrazione della società.

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Nonostante alcune aziende internazionali abbiano stipulato contratti per studiare le possibili riserve di litio in Messico, il Paese non è ancora impegnato nella produzione commerciale di litio.

Secondo la dichiarazione di Lopez Obrador di aprile, tutti i contratti sarebbero stati valutati.

La norma prevedeva che Litio para Mexico potesse collaborare con organizzazioni governative o private per la ricerca di quello che oggi viene comunemente definito “oro bianco”.

Dopo l’annuncio della notizia, i gruppi industriali si sono prontamente opposti alla nazionalizzazione del litio, e alcuni hanno persino suggerito che potrebbe scatenare una crisi costituzionale.