Il co-fondatore di BitConnect Satish Kumbhani è ricercato in India, alle prese con una nuova indagine su un’enorme telecamera

La polizia della zona sud-occidentale dell’India, Pune, ha aperto un’inchiesta su Satish Kumbhani, che è ora ricercato in India dopo che un cliente ha denunciato un investimento in BTC rubato.

Come riportato dall’Indian Express, il cliente, che è anche un avvocato, ha dichiarato di aver perso circa 220 bitcoin tra il 2016 e il 2021 attraverso numerosi sistemi di investimento di proprietà di Kumbhani e di altre sei persone. Questa somma comprende il suo investimento iniziale di 54 bitcoin e il reinvestimento di 166 bitcoin ricevuti come profitti.

La denuncia ha portato alla presentazione di un FIR, indicando che il caso era ora in fase di indagine. Mentre cercano i criminali, gli investigatori cercheranno anche di individuare altre vittime.

Kumbhani ha sviluppato l’ormai defunta rete BitConnect nel 2016 e l’ha gestita fino alla sua chiusura nel 2018 come schema Ponzi. Durante il suo funzionamento, avrebbe versato il 10% dei suoi interessi attivi attraverso il suo token BCC. Offriva inoltre un programma di referral che i clienti potevano utilizzare per ottenere ulteriori premi.

Secondo gli investigatori statunitensi, il sito web ha raccolto 2,4 miliardi di dollari dagli investitori ingannati. Il Dipartimento di Giustizia ha incriminato Kumbhani nel febbraio di quest’anno con l’accusa di racket, cospirazione per la manipolazione dei prezzi delle materie prime e lavaggio di denaro estero. Rischia fino a 70 anni di carcere se condannato per tutte le accuse.

I funzionari non sono riusciti a trovarlo da quando è stato perseguito dalla SEC, citando come ultimo luogo conosciuto l’India. In precedenza, la SEC ha raggiunto accordi con alcuni sostenitori di BitConnect negli Stati Uniti.

L’incidente di BitConnect, il più grande che abbia colpito il mercato, non è l’unica truffa irrisolta dell’era delle offerte iniziali di monete (ICO). Anche le autorità europee hanno intensificato la caccia a Ruja Ignatova, la creatrice di OneCoin, una frode di asset virtuali che ha sottratto agli investitori quasi 4 miliardi di dollari.

Il Federal Bureau of Investigation ha emesso un ordine per la cattura di Ignatova e l’ha inserita nella lista dei dieci più ricercati, con una ricompensa di 100.000 dollari. Il suo ultimo avvistamento risale al 2017.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.