Approfondimento sul mercato dell’oro: I trader spingono la resistenza di 1.784 dollari sui nervi della Federal e della Cina

Mentre gli orsi puntano alla 50-DMA prima della sessione europea di giovedì, il prezzo dell’oro, XAU/USD, continua a scendere vicino al fondo del trading vicino a 1.784 dollari.

L’oro apprezza la recente forza del dollaro USA nonostante le aspettative contrastanti sulla prossima mossa della Federal Reserve statunitense e sulla crescita economica cinese.

Tuttavia, l’indice dei prezzi al consumo di luglio ha deluso i funzionari della Fed, scendendo all’8,5% su base annua a luglio dall’8,7% previsto e dal 9,1% precedente, invertendo la perdita giornaliera più significativa in cinque mesi. Al momento della pubblicazione, la quotazione era vicina a 105,45, in rialzo dello 0,20%.

Recentemente, il presidente della Confederazione di San Francisco Mary Daly si è rifiutata di rivendicare la vittoria sui prezzi.


La responsabile delle decisioni si è unita a persone come Charles Evans della Federal di Chicago e Neel Kashkari della Federal di Minneapolis.

Alla domanda sulla necessità di aumentare il tasso di policy federale al 3,9% entro la fine dell’anno e al 4,4% entro la fine del 2023, Kashkari ha affermato di non aver visto nulla che possa alterare” questa scelta.

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Inoltre, un responsabile delle politiche federali ha dichiarato: “Ci vorrebbe molto perché l’economia entri in recessione, ma è probabile che sia un po’ più fragile di prima”. Inoltre, ha definito l’inflazione “intollerabilmente” elevata.

Inoltre, dato che la Cina è uno dei più importanti consumatori di oro al mondo, le discussioni sul paese hanno un impatto sulla quotazione di XAU/USD.

Secondo fonti citate da Reuters, il vicepresidente degli Stati Uniti Biden starebbe riconsiderando le sue azioni sulle tasse cinesi alla luce della risposta di Taiwan.

Anche l’aumento delle infezioni da coronavirus in Cina, passate da 444 il 9 agosto a 700 nella Cina continentale il 10 agosto, sta frenando il prezzo dell’oro.

Inoltre, il nuovo rifiuto della carne statunitense di un particolare fornitore da parte delle dogane cinesi e i commenti del Ministero degli Esteri di Taiwan, che sembrano contraddire il motto cinese “Un Paese, due metodi”, hanno un impatto sul prezzo dei metalli preziosi.

Grazie al rally di Wall Street e ai rendimenti del Tesoro USA rimasti sostanzialmente costanti il giorno prima, i futures sull’S&P 500 registrano guadagni modesti, sfiorando quota 4.220 entro la stampa.

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