Secondo un ricercatore della società di sicurezza SlowMist, gli aggressori dietro l’hack del ponte Ronin da 625 milioni di dollari di quest’anno hanno spostato alcuni dei beni rubati dall’Ether al Bitcoin. Per nascondere ulteriormente la loro identità, hanno utilizzato dei miscelatori di privacy autorizzati.

L’hack di marzo ha preso di mira Sky Mavis, il produttore del famoso gioco Axie Infinity, e i nodi di verifica Ronin dell’Axie DAO; gli hacker hanno rubato 173.600 etere e 25,5 milioni di USDC.

In un post sul blog pubblicato all’epoca, l’autore del furto “ha utilizzato chiavi segrete dirottate per creare prelievi fasulli” dalla rete Ronin nel corso di due transazioni.

Il 28 marzo “blitezero” di SlowMist ha twittato che l’hacker ha trasferito 6.249 ether attraverso Tornado Cash e li ha consegnati al mercato delle criptovalute Huobi, dove sono stati scambiati con bitcoin, mentre 5.028 ether sono stati trasmessi a FTX.

Huobi ha poi trasferito 439 bitcoin, ovvero 20,5 milioni di dollari al tasso di cambio, allo strumento di sicurezza Bitcoin Blender.

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Blender è un software di sicurezza che nasconde gli indirizzi dei clienti per mantenere le attività più riservate. A maggio, lo Stato americano ha sponsorizzato il primo mixer di bitcoin.

Blitezero ha proseguito affermando che la maggior parte degli indirizzi Blender approvati dalle autorità statunitensi includeva gli stessi indirizzi di pagamento utilizzati dagli hacker Ronin.

L’hack è stato infine ricondotto al noto gruppo di hacker nordcoreani Lazarus.

Tuttavia, l’investigatore ha notato che oltre 113.000 Ether trasferiti a Tornado Cash sono stati cambiati in renBTC, una valuta del sistema Ethereum che simboleggia il bitcoin, utilizzando i mercati decentralizzati Uniswap e 1inch. Successivamente, i renBTC sono stati convertiti da Ethereum a Bitcoin e scambiati con bitcoin a pronti.