Monza, il ministro Calderoli sull’autonomia delle Regioni e riforme delle Province

Il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli sabato a Monza ha parlato di autonomia differenziata delle Regioni e riforma delle Province.
Roberta Gremignani, Roberto Calderoli, Massimiliano Romeo
Riforma province incontro Monza: Roberta Gremignani, Roberto Calderoli, Massimiliano Romeo

«Immediatamente dopo le elezioni europee il percorso per la riforma delle province ripartirà». Lo ha affermato sabato 18 maggio a Monza il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli: «Sul testo – ha aggiunto – c’è una condivisione abbastanza trasversale, anche da parte di chi» in passato era su altre posizioni. I tempi per arrivare all’approvazione, ha ipotizzato, potrebbero essere brevi e il finanziamento degli enti intermedi ripotenziati, che finora ha bloccato il testo, potrebbe costituire un falso problema: «L’operazione è a costo zero – ha assicurato – le risorse che saranno trasferite serviranno per finanziare competenze che non saranno più in capo allo Stato o alle regioni». I servizi e il supporto che le province forniranno ai comuni «saranno un investimento, non una spesa».

Monza, il ministro Calderoli: le Regioni e l’autonomia differenziata

Calderoli in sala Maddalena ha ricordato le svariate minacce di morte ricevute da chi non digerisce l’autonomia differenziata che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo: è stata votata in prima lettura al Senato il 23 gennaio, è approdata alla Camera il 29 aprile, l’esame degli emendamenti dovrebbe iniziare dopo le elezioni ed entro giugno dovrebbe essere votata. A quel punto le singole regioni dovranno trovare con lo Stato l’intesa sulle competenze da gestire direttamente e la trattativa potrebbe non essere semplice.

«Le ho sollecitate a non chiedere subito tutte e 23 le materie – ha raccontato il ministro – il Governo le approfondirà una a una: andremo con i piedi di piombo. Valuteremo bene le capacità di ogni ente di acquisire funzioni molto complesse: si chiama differenziata perché ci sono tante differenze tra i territori».

Monza, il ministro Calderoli: le materie e i tempi

Le ultime a passare di mano potrebbero essere le materie che richiedono la individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni mentre le prime dovrebbero essere la gestione dei giudici di pace, la tutela dell’ambiente e dei beni culturali, i principi generali dell’istruzione. Su quest’ultima Calderoli è più che scettico: «È una ca…ta colossale – ha commentato – andrà applicata cum grano salis».

«Di certo – ha incalzato – qualcuno vuole fermare la riforma non perché è contrario al passaggio dell’organizzazione dei giudici di pace».

Monza, il ministro Calderoli: il sud e il fondo di perequazione

Il valore delle materie che potrebbero essere decentrate ammonta a 170 miliardi di euro «che ora vengono usati senza controllo». Il sud non sarà penalizzato, ha garantito, in quanto sarà attivato un fondo di perequazione: oggi, ha proseguito, sette regioni mantengono le altre quattordici con il residuo fiscale.
«È come – ha esemplificato – se in una famiglia i genitori e cinque figli lavorassero e gli altri stessero sul divano a giocare alla play station».

Monza, il ministro Calderoli: sulla sanità «stessi servizi in tutti i territori»

«Nel settore della sanità – ha spiegato toccando uno dei tasti più delicati – tutti i territori saranno obbligati a erogare gli stessi servizi: i pazienti, di conseguenza, non saranno più obbligati a venire al Nord a farsi curare. È una questione di civiltà».

Monza, il ministro Calderoli: le parole di Romeo

«Calderoli prova da trent’anni a cambiare lo Stato – ha notato il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeol’autonomia differenziata sarà approvata perché è nel programma del centrodestra con il premierato, che è la versione più soft del presidenzialismo voluto da Fratelli d’Italia, e la riforma della giustizia promossa da Forza Italia».

Al dibattito, moderato dalla segretaria cittadina del Carroccio Roberta Gremignani, sono intervenuti l’ex ministra alla disabilità Erika Stefani, il segretario provinciale Andrea Villa e la sindaca di Seveso, candidata alle europee, Alessia Borroni.