Giussano, il leghista Angelo Ciocca lancia la sua battaglia contro le politiche europee

Perno del pomeriggio in città è stato il battesimo del "villaggio Ciocca", iniziativa che vuole dare voce alla necessità di una tutela del made in Italy e dei comparti in crisi
La foto di gruppo al termine dell’incontro

L’europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, ha dato il via, nella giornata di sabato 11 maggio a Giussano, al “villaggio Ciocca”, iniziativa che toccherà le principali città del collegio elettorale. Durante la visita, ha ribadito i suoi cavalli di battaglia, dalla difesa del made in Italy a quella dei comparti messi in crisi dalle politiche dell’Europa. Il villaggio, nelle intenzioni del politico leghista, diviene così la rappresentazione tangibile del fallimento delle politiche di questa Europa.

Elezioni europee: serve una protezione per il made in Italy

Angelo Ciocca durante il suo intervento

All’incontro con i numerosi cittadini accorsi, erano presenti anche il sindaco di Giussano Marco Citterio e la candidata alle europee Alessia Borroni, sindaco di Seveso, oltre al sindaco di Ceriano Laghetto Roberto Crippa. Un luogo, il “villaggio Ciocca”, animato dallo stesso eurodeputato e dai protagonisti europei, ritenuti nemici del made in Italy, delle famiglie e delle imprese. «A Bruxelles si decide il futuro degli italiani senza che questi ne siano a conoscenza», ha ribadito Ciocca. «Serve proteggere il made in Italy e porre fine all’aumento dei mutui, salvaguardando le case degli italiani e i comparti che stanno per scomparire a causa delle politiche verdi che al verde mettono tutti noi» ha aggiunto.

Elezioni europee: no secco ad una rielezione di von der Leyen

Angelo Ciocca con i sindaci brianzoli presenti

Ciocca ha poi ricordato: «L’elettore può evitare la rielezione di Ursula von der Leyen grazie all’articolo 17 del trattato europeo, che obbliga a tenere in considerazione il risultato delle elezioni europee per la nomina del presidente della Commissione europea: ecco perché è fondamentale andare a votare!».