Elezioni a Paderno Dugnano: come si arriva al ballottaggio tra Boffi e Varisco

Paderno Dugnano decide il sindaco e la coalizione che amministreranno Paderno Dugnano dal 2024 al 2029.
fascia tricolore sindaco elezioni
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«È arrivato il momento: il più importante comune di Città Metropolitana che va al voto di ballottaggio sta per scegliere il suo sindaco». Queste le parole del sindaco uscente Ezio Casati alla vigilia del voto di spareggio che in questo fine settimana deciderà il primo cittadino e la coalizione che amministreranno Paderno Dugnano dal 2024 al 2029.

Elezioni a Paderno Dugnano: si vota domenica 23 e lunedì 24 giugno

In Lombardia saranno tredici i comuni dove il nuovo sindaco sarà deciso con un confronto a due: a Paderno Dugnano si vota domenica 23 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 24 giugno dalle ore 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio che, nel caso in cui non dovessero verificarsi contrattempi, dovrebbe essere concluso entro la prima serata. I due candidati sono Roberto Boffi per la coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Lista Di Maio, Paderno Dugnano Cresce) che ha chiuso il primo turno con il 47.36% pari a 10.093 preferenze e Anna Varisco (Insieme per Cambiare, Pd, Futura, Italia Viva, Insieme per Paderno Dugnano, Persone al Centro) a 44.49% pari a 9.482 voti.

Elezioni a Paderno Dugnano: ultimo confronto in Tilane

Si confrontano un’ultima volta venerdì 21 giugno dalle 17 alle 19 in Tilane per un faccia a faccia finale, dopo che Varisco aveva incontrato i cittadini al circolo Arci di Palazzolo nella serata di martedì. Per quanto riguarda il divario tra i due ballottanti, bisogna tenere conto dell’esito del primo turno dove la candidata di sinistra Laura Bassanetti ha riportato un 1,95% pari a 416 preferenze che difficilmente potrebbe confluire al centrodestra in questa fase di spareggio.

Elezioni a Paderno Dugnano: gli altri candidati del primo turno

Da qui la riflessione del quarto e ultimo candidato Mauro De Simone (6.2%), rappresentante dei dissidenti della base FdI, che in settimana ha avuto di modo di semplificare il concetto: «Considerando la Bassanetti, il vantaggio è 0.92%». La sua Alleanza per Paderno Dugnano non prende posizione, eventuali discussioni con Varisco si sono limitate a «una telefonata cordiale. Non abbiamo accordi con nessuno», sebbene Fabrizio Riboldi di Alleanza per Paderno, tuttora membro del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia (nonostante il no a Boffi e il conseguente commissariamento della sezione cittadina di FdI) abbia già fatto una sorta di endorsement informale alla candidata del centrosinistra: «Al ballottaggio si votano solo le persone. Dobbiamo votare e scegliere tra Varisco e Boffi. Io personalmente non voterò Boffi».

Per quanto riguarda Uniti per Paderno Dugnano, Prc, Pci e Laura Bassanetti, la «coalizione con Anna Varisco candidata sindaco, in questo contesto, ha preferito evitare di proporre un tavolo programmatico unitario, escludendo a priori il confronto proposto fin dal marzo 2024. “La vocazione maggioritaria” è stata imposta e si impone anche per questa legislatura municipale». Fatta questa critica, che poi era stata sottolineata già in campagna elettorale al primo turno, Di Modugno e Bassanetti invitano a votare con coscienza ma senza indicare un candidato.