Autonomia differenziata: è partita la mobilitazione per il referendum

Iniziata la raccolta firme a sostegno dei referendum sull’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata.
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Sarà una estate militante per i partiti e le organizzazioni impegnate nella raccolta firme a sostegno dei referendum sull’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata e dell’introduzione del salario minimo di 9 euro l’ora: lo afferma il segretario monzese del Pd Valerio Imperatori che sarà impegnato su entrambi i fronti.

Autonomia differenziata: è partita la mobilitazione per il referendum, obiettivo 500mila firme entro fine settembre

Tra un paio di settimane, non appena saranno disponibili i moduli, partirà la mobilitazione contro l’autonomia differenziata lanciata da un ampio schieramento: martedì alla prima riunione del comitato organizzativo monzese hanno partecipato gli esponenti di Cgil, Uil, Pd, Italia Viva, LabMonza, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e di parecchie liste civiche. Il loro obiettivo è raccogliere entro il 30 settembre le 500.000 firme da depositare in Cassazione: «Andremo avanti anche se la stessa richiesta sarà firmata da cinque regioni – precisa Imperatori – si potrà sottoscrivere il quesito nelle città, sulle spiagge e online».

Autonomia differenziata: è partita la mobilitazione per il referendum, 30 settembre ultima data utile

Il 30 settembre è l’ultima data utile per chi spera di chiamare alle urne gli elettori nella primavera 2025, quando potrebbero svolgersi anche le consultazioni sul lavoro chieste dalla Cgil.
«Il tempo è poco – commenta Imperatori – ma siamo abbastanza tranquilli sulla possibilità di ottenere le adesioni necessarie: ci aspettiamo una buona risposta soprattutto nelle regioni del sud mentre in Lombardia e in Veneto sarà più difficile spiegare i motivi per i quali siamo contrari alla autonomia differenziata».
Se i promotori centreranno l’obiettivo subito dopo si concentreranno sull’organizzazione della campagna elettorale: a quel punto per loro l’impresa più ardua sarà convincere i cittadini a recarsi ai seggi.