Autonomia differenziata: c’è il comitato, parte la raccolta firme per il referendum abrogativo

Partono i banchetti di raccolta firme per chiedere il referendum abrogativo della legge dell'autonomia differenziata.
Firme referendum
Firme referendum

Partono i banchetti di raccolta firme contro l’autonomia differenziata. O meglio: per chiedere il referendum abrogativo della legge appena approvata in parlamento. Lo annuncia il comitato ampio composto soprattutto da partiti e sigle del centrosinistra brianzolo: le prima adesioni sono state raccolte questa settimana a Monza, Desio, Vimercate, Muggiò, Bovisio Masciago, Triuggio, Brugherio, Meda, Lentate, Bellusco.

Autonomia differenziata: c’è il comitato, chi chiede il referendum abrogativo

Scadenza, fine settembre, la data in cui a livello nazionale devono essere raccolte almeno 500mila firme. Fanno parte del comitato Cgil, Anpi, Acli, Libera, Alisei, Diritti Insieme, Auser, Donne e Diritti ArciVimercate, Federconsumatori, Medicina Democratica, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, i partiti (Partito democratico, Movimento 5Stelle, Sinistra italiana, +Europa, ItaliaViva, Rifondazione comunista, Partito comunista italiano) e poi le liste civiche LabMonza, Passione Civica per Cesano, Indipendenti a sinistra di Vimercate, Altra Bovisio Masciago, Siamo Varedo, Seveso Futura, Muggiò partecipata, Vivi Lissone, Progetto Macherio Bareggia, Limbiate solidale, Polo civico Meda, Monza attiva, Cittadini per Lentate, Cuore a sinistra Nova Milanese, Uniti per Albiate, Il Listone – Lissone, Per Usmate Velate).

Autonomia differenziata: c’è il comitato, “tutti gli sforzi per raggiungere il numero necessario di firme”

La raccolta firme continuerà, in questi e in altri comuni, moltiplicando le occasioni di incontro con la cittadinanza per la raccolta delle firme. In un primo incontro organizzativo nei giorni scorsi in Camera del lavoro, Cgil, tutti i partiti, le liste civiche e le associazioni hanno evidenziato l’importanza di raggiungere il numero necessario per indire il Referendum: “Metteremo in campo gli sforzi necessari per il raggiungimento dell’obiettivo, si tratta di una sfida decisiva perché l’autonomia differenziata divide il Paese, costituisce un freno allo sviluppo e consolida le disuguaglianze nelle stesse regioni del nord Italia, andando a ledere i diritti fondamentali costituzionalmente garantiti”, hanno detto i promotori.