Referendum sul lavoro: undici gazebo della Cgil MB per raccogliere firme

Cgil Monza Brianza: sabato 1 giugno undici gazebo per promuovere la raccolta di firme per i referendum sul lavoro.
La presentazione delle proposte referendarie della Cgil
La presentazione delle proposte referendarie della Cgil Fabrizio Radaelli

La Cgil Monza e Brianza va in pressing per promuovere la raccolta di firme per i referendum sul lavoro.

Referendum sul lavoro: dove trovare i gazebo

Una mobilitazione straordinaria è stata organizzata per sabato 1 giugno. La Camera del Lavoro brianzola in questa occasione si è fatta in undici. Tanti saranno i gazebo dove sarà possibile firmare. La Cgil Monza e Brianza sarà presente con banchetti ai mercati di Monza, Caponago, Varedo, Seregno, Brugherio, Limbiate, Lentate sul Seveso e Nova Milanese. In mattinata la presenza sarà assicurata presso i centri commerciali il Globo di Busnago e il Carrefour di Limbiate. Nel pomeriggio si potrà firmare all’Esselunga di Lissone.
In queste postazioni i cittadini potranno ovviamente anche informarsi sulle motivazioni alla base dei quattro quesiti referendari proposti dalla Cgil, che conta di andare al voto nel 2025 una volta superato il «tetto» del quorum.

Referendum sul lavoro: i temi dei quesiti

È possibile informarsi e firmare anche online. I quesiti riguardano la sicurezza sul lavoro, il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi, i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese e l’utilizzo del lavoro a termine.
«Il lavoro in Italia – sottolinea Matteo Moretti, segretario Cgil Monza e Brianza – è troppo precario e i salari sono troppo bassi, tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività, sono diventati normali modelli organizzativi di molte aziende private e pubbliche. In vent’anni, con il susseguirsi di leggi sbagliate, le condizioni di lavoro sono peggiorate, penalizzando soprattutto le giovani e i giovani del nostro Paese. È arrivato il momento di ribellarci e di cambiare: con i referendum proposti dalla Cgil si può fare».