Metalmeccanico, produzione su La ripresina passa dalla Brianza

L’indagine congiunturale di luglio e agosto 2013 evidenza come le aziende associate a Confindustria Monza e Brianza abbiano aumentato la produzione del 52% dei casi soprattutto nei settori metalmeccanico, chimico e alimentare.
Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Monza e Brianza
Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Monza e Brianza Fabrizio Radaelli

Chiamiamola ripresina, per non sbagliare e per non illudere nessuno dopo il cimitero di numeri e statistiche che hanno flagellato anche la Brianza da tre anni a questa parte. Ora uno spiraglio di luce – l’attesa ripresina appunto – si vede attraverso l risultati della Congiunturale di luglio e agosto 2013 resa nota da Confindustria Monza e Brianza. Il manifatturiero brianzolo, giusto per iniziare, mostra segni di ottimismo se è vero che il 52% del campione di associati interpellato ha dichiarato un aumento del fatturato nel mese di luglio 2013 mentre la produzione per l’estero è aumentata nel 48% dei casi. La produzione segna risvegli di un certo significato nei settori metalmeccanico, chimico e alimentare mentre è stabile il legno-arredo e in controtendenza il tessile. La congiunturale registra un calo dal 50 al 40% del portafoglio ordini in aumento, e la crescita dal 50 al 62% del fatturato in aumento mentre per i due terzi delle imprese il tasso di utilizzo degli impianti resta al 75% del potenziale. Secondo Confindustria Monza e Brianza «i dati confermano una timida rimessa in moto dell’economia legata soprattutto alla ripresa dell’eurozona, nonostante un numero sensibile di imprese abbia dichiarato un aumento della produzione. Dopo la stagionalità di agosto, settembre sarà il banco di prova con il quale verificheremo la capacità dell’industria brianzola di agganciare il gruppo dei paesi produttori in ripresa e fare meglio della asfittica media nazionale». Un dato positivo arriva dallo stock di imprese che hanno chiesto il ricorso agli ammortizzatori sociali. Le aziende sono scese da 15 a 94 per complessivi 4.832 dipendenti a fronte dei 5.495 di fine luglio.