Agrate: per St e Micron servono nuove strategie

Assemblea dei lavoratori e presidio oggi ad Agrate Brianza da parte dei lavoratori di Micron e St Microelectronics, in parallelo alla mobilitazione dei colleghi di tutti gli altri siti produttivi in Italia delle due aziende. Chiesto , tra l’altro, il forte coinvolgimento del partner pubblico (lo Stato) così come avviene in Francia.

Prima l’assemblea, poi il presidio ai cancelli d’ingresso e l’incontro con la stampa. Ieri pomeriggio i lavoratori di Micron e di StMicroelectronics si sono mobilitati in tutti i siti italiani delle due aziende a difesa dell’occupazione. Sono due le questioni al centro: comprendere le reali intenzioni di Micron e scongiurare una dismissione che si porterebbe appresso tagli occupazionali significativi, prospettiva che preoccupa fortemente gli addetti del comparto agratese della multinazionale; chiedere che St rimanga agganciata alla questione Micron, perché all’origine dell’attuale assetto ci fu lo scorporo dalla stessa St della costola di Numonyx, e anche prevedere tempi più rapidi degli annunciati investimenti sul sito agratese St da parte del gruppo italo-francese. “In Italia StMicroelectronics ha annunciato l’investimento di 540 milioni di euro, metà ad Agrate e metà a Catania –ha spiegato Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza- Qui ad Agrate queste risorse arriverebbero però solo nel 2017, un’attesa troppo lunga che rischia di vanificare i benefici dell’investimento”.

Al presidio di ieri pomeriggio, i lavoratori hanno ribadito le loro condizioni: “L’azionista di riferimento pubblico italiano di St deve esercitare il proprio ruolo e così come l’azionista francese deve trovare gli strumenti per tutelare l’occupazione e le prospettive industriali dei siti italiani”.