Musica per Carlo, giovedì a Parco Tittoni un ricordo di Pino Daniele

Giovedì 18 luglio, alle 21.15, sul palco di Parco Tittoni (via Lampugnani, 62, Desio), “a suonare per Carlo” saliranno i Tarumbò: un gruppo di qualità, per far conoscere uno dei più grandi cantautori italiani di sempre: Pino Daniele.

Carlo Miresse (1986-2002) aveva solo 16 anni quando morì per un male incurabile. Non superabile il dolore che ancora oggi si portano dentro papà Michele Miresse e gli amici che lo hanno conosciuto. Ma la sua vita, ancora oggi continua a produrre bene. E’ ciò che succederà, ancora una volta, giovedì 18 luglio, a Parco Tittoni a Desio, quando tornerà il concerto benefico Musica per Carlo. Con il ricavato della serata devoluto interamente in beneficenza, a sostegno della Fondazione Bianca Garavaglia di Busto Arsizio, impegnata nella ricerca e nella cura dei tumori pediatrici  e infantili. Così hanno voluto il papà, Michele Miresse, ma anche Andrea Zorzetto e Mondovisione, sempre generosi quando si tratta di sostenere una buona causa.

Musica per Carlo: trampolino di lancio per giovani artisti

Giovedì 18 luglio, alle 21.15, sul palco di Parco Tittoni (via Lampugnani, 62, Desio), “a suonare per Carlo” questa volta saliranno i Tarumbò: un gruppo di qualità, per far conoscere uno dei più grandi cantautori italiani di sempre: Pino Daniele. «Sarà un omaggio a Pino Daniele – spiega Michele Miresse  -. Un concerto che ripercorrerà tutti i migliori successi con qualche chicca e alcune rarità del cantautore napoletano prematuramente scomparso». Apertura porte dalle 18.  Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 339 8842707 (dalle 18 alle 22).

Musica per Carlo: incasso donato a Fondazione Garavaglia per la cura dei tumori nei ragazzi

Ancora oggi Michele Miresse, dopo 22 anni, sente su di sé il dolore per aver per perso suo figlio. Ma nello stesso tempo è orgoglioso del percorso importante, di bene ma anche artistico, che l’iniziativa Musica per Carlo ha saputo compiere: «In tanti anni – racconta Michele – abbiamo offerto a tanti giovani un trampolino di lancio per produrre, interpretare e far conoscere musica originale, e ospitato grandi gruppi come i Ritmo Tribale, i Vallanzaska e tanti altri»