Monza, i capolavori su carta alla Reggia: da Picasso e Lucio Fontana (con lo sconto del Cittadino)

L'Orangerie della Villa reale accoglie un excursus nell'arte tra Otto e Novecento: coupon sconto sul Cittadino in edicola giovedì 26 e sabato 28 settembre.
Kandinskij alla Villa reale di Monza
Kandinskij alla Villa reale di Monza

L’autunno e l’inverno di Monza all’insegna dei capolavori su carta degli artisti che hanno segnato, e continuano a farlo, la nascita di un nuovo modo di intendere il figurativo così come la nascita dell’astratto a cavallo tra Otto e Novecento. Si tratta della prossima mostra allestita all’Orangerie della Villa reale di Monza, prodotta e realizzata da ViDi cultural in collaborazione con la Reggia e con il patrocinio del Comune di Monza: “Da Renoir a Picasso, da Miró a Fontana. 120 capolavori della grafica del ‘900“, curata da Simona Bartolena con Enrico Sesana e Luigi Tavola, col contributo di Bper Banca e travel partner Trenord. Henri Toulouse-Lautrec a Paul Cézanne, Pablo Picasso e Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Joan Miró, Alberto Giacometti e Jean Dubuffet, Alberto Burri e Lucio Fontana: solo alcuni degli artisti la cui produzione non è stata solo su tela, ma anche nell’ampio panorama delle incisioni. Quelle che trovano casa alla Villa reale dal 28 settembre al 23 febbraio del 2025.

Monza, i capolavori su carta in mostra alla Reggia: gli esempi

Meglio, forse, partire dagli esempi:

Paul Cezanne alla Reggia di Monza
Vasilij Kandinskij alla Reggia di Monza
Paul Klee alla Reggia di Monza
Vasilij Kandinskij alla Reggia di Monza
Henri de Toulouse Lautrec alla Reggia di Monza
Juan Gris alla Reggia di Monza
Umberto Boccioni alla Reggia di Monza
Emil Nolde alla Reggia di Monza

Monza, i capolavori su carta in mostra alla Reggia: un viaggio nell’arte

“Alcuni autori, quali Picasso, Miró, Kandinskij, Dubuffet, infatti, hanno considerato la grafica uno strumento prezioso nella loro ricerca, affidando proprio al foglio stampato le sperimentazioni tecniche più ardite – scrivono gli organizzatori – Il viaggio inizia simbolicamente nella seconda metà dell’Ottocento, con personaggi chiave per gli sviluppi dell’arte nei decenni successivi (da Manet a Renoir, da Toulouse-Lautrec a Cézanne, fino ai protagonisti della stagione Simbolista) per proseguire poi tra i vari movimenti d’avanguardia e i loro principali interpreti: da Braque a Matisse, da Pechstein a Dix, da Kandinskij a Klee, da Miró a Giacometti, da Hartung a Dubuffet, da Vedova a Burri“.

Da movimento a movimento, lo scavalco del secolo passato e tutto il periodo che porta al secondo Dopoguerra insegna che ci sono stat artisti e gruppi che più di altri hanno investito creatività nel pianeta della grafica, come per esempio i Cubisti, di cui si ritrovano in mostra esempio di Pablo Picasso (Nature morte à la bouteille de Marc, 1911), Fernand Léger (Composition aux deux personnages, 1920), Louis Marcoussis (La table, 1930), Juan Gris (Nature morte, 1922), Gleizes (La ville (Toul), 1914), Alexander Archipenko (Zwei weibliche Akte, 1921), Henri Laurens (Valencia, 1927) e altri; a questo si aggiungono quello che documenta la produzione della scuola del Bauhaus, con fogli di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Lyonel Feininger, Oskar Schlemmer, Laszlo Moholy-Nagy, Natalia Goncharova. Oppure l’avanguardia di tedesca di Die Brücke (Il Ponte), quali Karl Schmidt-Rottluff, uno dei suoi fondatori (Melancholie, 1914), di Christian Rohlfs (Verliebt, 1912), Max Pechstein (Kopf eines bärtigen Fischers, 1922), Emil Nolde (Prophet, 1912) e persino dal fauvista Raoul Dufy “che dopo un soggiorno a Monaco, dov’ebbe modo di incontrare le suggestioni del gruppo tedesco, incise L’amour (1905-1910), una xilografia capace di coniugare il primitivismo più selvaggio e spigoloso degli espressionisti a quello più armonioso e morbido dei Fauves francesi”.

Monza, i capolavori su carta in mostra alla Reggia: gli italiani

C’è spazio anche per l’Italia, racconta ViDi cultural: Gino Severini (La modiste, 1916), Carlo Carrà, “qui con una rara acquaforte del 1924” (Barche in porto) e Giorgio de Chirico, ma anche Giuseppe Viviani (Cani e cabine, 1965) e Luigi Bartolini (La fragile conchiglia, 1936), Giorgio Morandi (Natura morta con il cestino del pane, 1921), Marino Marini (La prova, 1942; Le cavalier noir, 1960), Massimo Campigli (Il gioco del diabolo, 1952; Donne alla Tour Eiffel, 1951), Zoran Music (Filet bleus, 1957) e infine Emilio Vedova (Scontro di situazioni opera 13, 1959) e Alberto Burri (Combustione, 1963-1964). Accompagna la mostra un catalogo realizzato da Ponte43 per le edizioni ViDi cultural.

Da Renoir a Picasso, da Mirò a Fontana – 120 capolavori della grafica del ‘900
Orangerie, Reggia di Monza (viale Brianza 1)
28 settembre 2024 – 23 febbraio 2025

Orari
Dal mercoledì al venerdì 10 – 13; 14 – 18
Sabato, domenica e festivi 10 – 19
(La biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero: 12 €
Ridotto: 10 € 
Biglietto scuole (di ogni ordine e grado): 5€
Bambini (dai 7 ai 12 anni): 5 € 
Gratuito: visitatori disabili (a invalidità superiore al 74%) e 1 accompagnatore solo in caso di non autosufficienza; bambini fino ai 6 anni; accompagnatore scolaresche (2 per gruppo); accompagnatore gruppi adulti (1 per gruppo); possessori abbonamenti Musei Lombardia.