Arte, Vincenzo Vela da studiare: team svizzero in visita a Usmate Velate

Un team di ricercatori della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), composto da storici dell’arte e restauratori interessati alle opere conservate nella Cappella Giulini della Porta è stato accolto dal sindaco.
Usmate team ricercatori opere Vela
Usmate team ricercatori opere Vela Michele Boni

Arrivano persino dalla Svizzera per studiare le sculture usmatesi dell’artista Vincenzo Vela, ticinese che nell’800 lavorò a Milano e in Brianza, autore dell’Ecce homo e della Preghiera dei morti e della Resurrezione, conservate nella Cappella Giulini della Porta (Oratorio san Felice) presso il cimitero di Velate. Il team di ricercatori della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), composto da storici dell’arte e restauratori guidati dal capo-progetto Alberto Felici è stato accolto dal sindaco Lisa Mandelli e dall’assessore alla Cultura Mario Sacchi, che hanno idealmente spalancato le porte del tesoro artistico situato a Velate, accogliendo con soddisfazione la delegazione proveniente da oltre confine.

Il team sta svolgendo un progetto di rilievo internazionale, finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca (FNS), e svolto in collaborazione con il Museo Vincenzo Vela, istituzione federale svizzera e centro di competenza per lo studio dello scultore ticinese, che ha come obiettivo quello di approfondire gli studi su Vela e sulle sue modalità di ideazione e realizzazione delle sculture. Il gruppo è composto da professionisti provenienti dall’Italia, dal Ticino e dagli Stati Uniti, accomunati dalla passione per la ricerca artistica.

«Uno straordinario lavoro di ricerca che va oltre la mera osservazione o lo studio basato su quanto già raccolto nei libri che hanno ampiamente raccontato informazioni e curiosità su queste due opere – affermano il sindaco Mandelli e l’assessore Sacchi – Con un rapido confronto con i ricercatori giunti a Usmate Velate, abbiamo già avuto modo di conoscere ulteriori aneddoti che riguardano le opere del Vela che gelosamente custodiamo nella Cappella San Felice. In particolare, vi sono scritti, lettere e ulteriori tasselli che possono contribuire a riscoprire la storia che sta dietro il meraviglioso risultato che noi tutti possiamo osservare. Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta del team di organizzatori e abbiamo spalancato l’oratorio, nella consapevolezza che questa è un’occasione storica per la nostra realtà territoriale ed è la dimostrazione del valore che queste sculture hanno in campo internazionale. Per Usmate Velate, è un onore accogliere sul proprio territorio un team internazionale di esperti d’arte: come amministrazione comunale assicuriamo la massima disponibilità a chiunque voglia contribuire a riscoprire le meraviglie del nostro territorio e saremo lieti di dare evidenza ai risultati che verranno raggiunti al termine della ricerca».