Arcore: le Testimonianze del sacro nelle Scuderie di villa Borromeo

Una mostra alle Scuderie di villa Borromeo ad Arcore che ripercorre le “Testimonianze del sacro”. L’hanno organizzata diverse associazioni del territorio insieme al parco dei Colli briantei. Un suggestivo viaggio nella devozione popolare.
Arcore: le Testimonianze del sacro nelle Scuderie di villa Borromeo

Si trovano in genere sui muri di antichi palazzi, sulle facciate di qualche cascina. Oppure isolati in mezzo ai campi. Sono le “Testimonianze del sacro” protagoniste di una mostra che sarà inaugurata sabato 24 gennaio, alle 11, nelle Scuderie di villa Borromeo ad Arcore. «Il nostro territorio è ricco di questi segni del passato, spesso legati alla fede – spiegano gli organizzatori -. Si tratta di opere artistiche minori, ma intimamente legate alla fede e spesso venerate fino ai giorni nostri». Il progetto è promosso dal parco dei Colli briantei in collaborazione con le associazioni Sentieri e Cascine di Casatenovo, Asca di Camparada e Natura e arte di Arcore oltre ai Comuni di Arcore, Camparada, Casatenovo e Usmate-Velate. Nell’arco di due anni gli organizzatori hanno fotografato edicole, cappelle e tutti i luoghi sacri dove si trova il Plis. Per vedere dove sono, basta cliccare sul sito . Questo lungo lavoro grazie al prezioso contributo dello storico locale Paolo Cazzaniga, ha permesso di creare una mostra fotografica itinerante. «Questo progetto nasce col desiderio di mettere in evidenza i segni del sacro dei territori toccati dal parco dei Colli Briantei – ha affermato Cazzaniga -. Questa iniziativa è stata resa possibile dall’impegno del parco, delle amministrazioni comunali e delle associazioni. Siamo riusciti a identificare centinaia e centinaia di luoghi sacri tra Arcore, Camparda, Casatenovo e Usmate-Velate». Cliccando qui, invece, è possibile navigare sulla cartina della zona interessata dal censimento, per vedere dove si trovano tutte le edicole ritrovate sul territorio.

Nelle scuderie arcoresi saranno esposte una quindicina di foto per paese che ritraggono le cappelle, le edicole e le statue più importanti. «Stiamo portando avanti questo progetto – ha proseguito Cazzaniga – perché oltre al valore artistico delle varie opere che abbiamo incontrato girando per i paesi, ciò che più conta è non perdere le tradizioni dei nostri territori e soprattutto sottolineare il valore religioso che questi segni del sacro incarnano per le persone che abitano quei luoghi». La mostra arcorese resterà aperta oltre a sabato 24 gennaio fino alle 17.30 anche domenica 25 dalle 9.30 alle 17.30.