Violento scontro frontale a Bolzano Paura per dieci studenti di Monza

Un violento scontro frontale al ritorno dalle vacanze, ma alla fine si sono miracolosamente salvati procurandosi solo ferite e contusioni dieci studenti di Monza e Lissone che avevano partecipato a un camp Anci vicino a Bolzano.
Alcuni dei ragazzi dell'associazione Anci La Ferrea
Alcuni dei ragazzi dell’associazione Anci La Ferrea sito dell’associazione

Uno scontro frontale al ritorno dalle vacanze, ma alla fine si sono miracolosamente salvati procurandosi solo ferite e contusioni di media e lieve entità. Oltre a un grandissimo spavento.

Ritorno a casa al cardiopalma per il gruppo di ragazzi, delle scuole medie e superiori di Monza e di Brescia, membri dell’Associazione nazionale cadetti d’Italia “La Ferrea”, un’associazione sportiva dilettantistica che ha sede all’Istituto Mapelli, che stavano tornando da un periodo di vacanza e attività sportiva in Val Pusteria.

Nello scontro sono rimasti coinvolti il pullmino nove posti che ospitava i ragazzi, un’auto con una roulotte e una terza vettura. Un forte impatto, ma alla fine fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze, se non un grandissimo spavento soprattutto per i giovani che viaggiavano sul pullmino e che stavano riposando.

Immediata ed efficientissima la macchina dei soccorsi giunta in pochi minuti sul posto, con l’arrivo dell’elicottero per il trasporto dei feriti più gravi, delle ambulanze, dei vigili del fuoco. «Un’organizzazione straordinaria – spiega il professor Massimiliano Tibaldi, presidente dell’associazione che era alla guida del pullmino e che si è procurato la contusione di due costole – Che non finiremo mai di ringraziare». I feriti incastrati nelle lamiere sono stati liberati e trasportati negli ospedali di Brunico e di Bolzano, così come quelli con ferite più lievi condotti nei centri per le medicazioni per poi essere immediatamente dimessi. Nel frattempo, sul luogo dell’incidente,era stata montata una tenda per riparare i ragazzi dal sole e per portare i primi soccorsi.

«I ragazzi che non necessitavano di ulteriori cure sono stati trasferiti nella caserma dei pompieri di Brunico e seguiti anche da un psicologo – precisa Tibaldi – E’ venuto in visita persino il sindaco, per accertarsi delle reali condizioni, oltre ad alcuni ufficiali della struttura in Val Pusteria dove abbiamo soggiornato . La strada in poche ore è stata liberata. Una macchina dei soccorsi da dieci e lode, con una grande attenzione anche all’aspetto psicologico e umano». Una vacanza che certamente il gruppo monzese non dimenticherà. Non solo per il suo epilogo.

«E’ stata un’esperienza bellissima – aggiunge Tibaldi – Durante la quale siamo stati seguiti da ufficiali e quattro alpieri in un percorso sportivo e umano condividendo anche ritmi e attività della vita di caserma». L’associazione, nata nel 2009, si pone l’obiettivo di formare i ragazzi attraverso varie attività, soprattutto sportive, in contatto con il mondo dell’esercito e delle forze armate.