Villa reale di Monza, bilancio a 10 anni dalla riapertura: «L’obiettivo è ritornare a 200mila visitatori l’anno»

Villa reale di Monza: il presidente del Consorzio (e sindac) Paolo Pilotto traccia un bilancio a 10 anni dalla riapertura.
Monza riapertura villa reale
Monza riapertura villa reale Fabrizio Radaelli

Paolo Pilotto, presidente del Consorzio di Villa reale e Parco, risponde dall’auto mentre rientra da una riunione in Regione dove c’è stata una segreteria tecnica sulla Reggia di Monza, di verifica dei lavori di Fase 1. «Più lunga del previsto, ma con diverse novità per la Villa. Per fine mese vorrei organizzare un incontro per illustrare quanto stiamo facendo».

Nel frattempo i dieci anni di riapertura della Villa sono passati sotto silenzio?
«Il 2014 è stato l’anno del balzo in avanti, la villa riaperta al pubblico, la fine del cantiere. Poi il contenzioso e il Covid hanno disorientato, ma non hanno tolto le energie. Basti pensare all’avvio dei lavori dell’accordo di programma, ma anche al numero dei visitatori post covid in continua crescita, facciamo mediamente 2.000/ 2.500 visitatori nel fine settimana e la procedura per il riconoscimento a museo sta procedendo».

Villa reale di Monza, bilancio a 10 anni dalla riapertura: i numeri

Dieci anni fa la Villa faceva 300mila ingressi. Adesso?
«Adesso il nostro obiettivo è tra i 100 e i 200mila all’anno. Abbiamo visto che la presenza di tre esposizioni tra Reggia contemporanea (che finirà nel 2026, ndr), Serrone e Belvedere rende la Villa più attrattiva».

Eppure nel fine settimana del Gran premio a fronte di 330mila tifosi ci sono stati 800 ingressi. Non è poco?
«Probabilmente è un pubblico diverso che cerca l’adrenalina e meno l’esperienza culturale. Però stiamo lavorando con Milano perché nella City card milanese sia inclusa anche Monza con i suoi monumenti e poi stiamo ragionando con Sias per offrire dei pacchetti di autodromo, villa e parcheggi».

Monza Consorzio Villa reale Pilotto e Corsini
Monza Consorzio Villa reale Pilotto e il direttore Corsini

La Reggia stupisce tutti, ma pochi la conoscono. Concorda?
«Verissimo. Anche tra i direttori delle regge europee tutti sono rimasti sbalorditi. La direttrice di Caserta mi ha confessato di essere arrivata senza grandi aspettative e di essere rimasta incantata dalla bellezza degli spazi e dal parco con i suoi 52 chilometri di viali».

Non ci sono stati eventi privati in Villa in occasione del Gran premio. Non è un peccato?
«Ho parlato di questo con il presidente di Aci Milano perché si faccia la cena di gala a Monza, ma stiamo lavorando anche con le agenzie che organizzano la convegnistica a Milano. Al polo della Fiera ci sono spazi anche per 20 mila persone, ma poi sono sempre alla ricerca di spazi belli per convegni di nicchia. Sono eventi che fanno da volano».

Villa reale di Monza, bilancio a 10 anni dalla riapertura: il futuro

Ala nord. Quale futuro?
«Abbiamo utilizzato fondi di Fase 1 per gli interventi strutturali in atto e con la Fase 2 rifaremo anche le coperture».

Idee di fruizione?
«Le proposte sono tante, ma andiamo con i piedi di piombo. La parte data ai carabinieri risulta ora un po’ stretta, vorrei rinforzare la presenza di servizi prestigiosi come il Nucleo di tutela del patrimonio e poi valutare la fruibilità degli spazi per un museo o enti di formazione».

Il teatrino di corte riaprirà?
«Abbiamo dovuto stanziare altri 200mila euro per la sicurezza, un sistema di taglio del fuoco dal palco alla platea e viceversa e l’acquisto dei panneggi. Credo possa diventare operativo con la fine dell’anno».

La cappella?
«La Fase 1 prevede il rifacimento della copertura e il monitoraggio dell’umidità per passare poi al restauro».+

Preoccupato per la causa con il concessionario?
«Il concessionario ha ceduto l’attività a una società del nord d’Europa che ha un atteggiamento non così aggressivo. Il primo obiettivo è riuscire ad arrivare davanti a un giudice per trovare un accordo».