È l’anniversario della stragi di Capaci, che il 23 maggio 1992 costò la vita al giudice Giovanni Falcone, a sua mogli e agli uomini della scorta. Una tremenda anticipazione dell’altra bomba che pochi mesi più tardi in via D’Amelio uccise Paolo Borsellino.«Oggi più che mai occorre testimoniare anche con piccoli gesti ma concreti il pieno sostegno alla magistratura impegnata a tutto campo contro la criminalità e la corruzione».
Così Marco Fraceti, responsabile dell’Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza sottolinea il significato delle iniziative promosse a Monza per giovedì 23, in ricordo delle stragi mafiose e delle vittime della ‘ndrangheta.
Due momenti, uno in mattinata, l’altro alla sera: il primo davanti al tribunale, il secondo a San Fruttuoso, organizzati in collaborazione tra l’Osservatorio di Fraceti, l’associazione Libera nomi e numeri contro le mafie, Cgil, Cisl, Uil, l’Associazione culturale San Fruttuoso, il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza e il Cittadino.
Il presidio dinanzi al tribunale cittadino è dalle 9,30 alle 13 (con un incontro con i magistrati intorno alle 10) invita i cittadini e le istituzioni a portare un fiore.
Giovedì sera il ricordo di Lea Garofalo, la testimone di giustizia per la cui uccisione si sta celebrando in questi giorni il processo di appello: sarà ricordata con un corteo che alle 20,30 muoverà dal cimitero di San Fruttuoso in via Marelli per portare lumini davanti al cantiere dove è stato dato alle fiamme il suo corpo.
L’invito alla partecipazione è a tutte le associazioni, le scuole, le istituzioni e i cittadini.