Trenta rapine in farmacia negli ultimi tre anni a Monza e in Brianza: arriva il protocollo sicurezza

In prefettura la firma del Protocollo, il primo a livello provinciale, per garantire maggiore sicurezza agli operatori (e clienti) delle farmacie del territorio

I numeri non sono propriamente quelli di un’emergenza, trenta rapine negli ultimi tre anni a Monza e in Brianza, undici delle quali nel 2023. Ma se è vero che in provincia c’è ancora un 5 per cento di farmacie (delle 226 complessive, 35 delle quali comunali) non videosorvegliate e che solo il 37 per cento delle restanti è collegato direttamente alle centrali operative delle forze di polizia, in termini di sicurezza da questo punto di vista c’è ancora molto da fare.

Protocollo sicurezza, firma in Prefettura con i rappresentanti della categoria e l’ordine

Ed è (anche) questo l’obiettivo – arrivare alla totalità delle farmacie sorvegliate da telecamere, magari con un sistema collegato direttamente alle forze dell’ordine, per un monitoraggio in tempo reale – del protocollo firmato lunedì 13 maggio in prefettura tra il prefetto Patrizia Palmisani e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria e l’ordine dei farmacisti.

Si tratta del primo protocollo del genere siglato a livello provinciale, come ha spiegato Palmisani, che “fa seguito a un accordo quadro nazionale risalente al 2010”. L’obiettivo è ovviamente quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei farmacisti (un migliaio quelli iscritti all’ordine in provincia) e dei loro collaboratori, oltre che della clientela, spesso utenza fragile: “Vogliamo fare sistema affinché tutti si sentano al sicuro” ha aggiunto Palmisani.

Protocollo sicurezza farmacie e non solo: “Intenzionati anche a tutelare il personale del 118”

Ma a disincentivare il rapinatore di turno dovrà essere anche il sempre più diffuso utilizzo dei pagamenti elettronici al posto del cash, altro obiettivo dell’accordo. Che prevede inoltre incontri con rappresentanti delle forze dell’ordine che istruiranno il personale delle farmacia sui comportamenti più adeguati da tenere in caso di rapine o comunque eventi violenti.

In generale, ha detto ancora Palmisani, la prefettura e tutti gli altri attori coinvolti, quelli del tavolo istituto in occasione della emergenza Covid, sono al lavoro per garantire la sicurezza a 360 gradi in tutto il comparto sanità i cui lavoratori sono purtroppo sempre più soggetti a episodi di violenza, tanto che sono già stati organizzati anche corsi di autodifesa: “Dopo l’accordo firmato a ottobre per la salvaguardia degli operatori degli ospedali – ha detto – siamo arrivati a quello per i farmacisti e siamo al lavoro per garantire tutela anche agli operatori del 118″ che tra l’altro, nei giorni scorsi, sono stati dotato in via sperimentale dalla Regione, su base volontaria, di body cam.