“Super Green pass” a Monza e in Brianza: solo 31 sanzioni su quasi 7.000 controlli nella prima settimana

Il dato della prima settimana di verifiche dall’entrata in vigore (6 dicembre) è stato diramato dalla Prefettura. Gli agenti delle polizie locali sono anche impegnati ad accertare, dove previsto, l’utilizzo, obbligatorio, della mascherina all’aperto.
Monza ristoratori e green pass
Monza ristoratori e green pass Fabrizio Radaelli

Solo 31 sanzioni su quasi 7.000 controlli tra persone e attività, in tutta la provincia di Monza e Brianza, nella prima settimana di “Super Green pass”, in vigore dal 6 dicembre (fino al 15 gennaio). I numeri sono stati diramati dagli uffici della Prefettura di Monza e Brianza che raccoglie i dati delle verifiche per il rispetto delle nuove regole introdotte dal Governo anche nelle “zone bianche” del territorio nazionale: le sanzioni vanno da 400 a 1.000 euro.

Dagli uffici della Prefettura, dove la situazione è costantemente monitorata dal prefetto Patrizia Palmisani, anche nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, comunicano che le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) e polizie locali dal 6 al 12 dicembre hanno comminato solo 19 sanzioni a cittadini per mancato possesso-esibizione del certificato verde e 12 a titolari di attività o esercizi a loro volta non in regola con la certificazione verde o con i controlli a clienti/dipendenti ai quali sono delegati.

Gli agenti delle polizie locali sono anche impegnati a verificare, dove previsto da specifica ordinanza del sindaco, in luoghi considerati a “rischio assembramento”, l’utilizzo, obbligatorio, della mascherina all’aperto: ad avere disposto il provvedimento sono stati, oltre a quello di Monza, i sindaci di Desio, Seregno e Macherio (quest’ultimo solo per il giorno 8 dicembre). Anche in questo caso i cittadini hanno dimostrato grande senso di responsabilità.

La nuova disciplina sulle certificazioni verdi introdotta dal Governo e in vigore fino al 15 gennaio anche nei territori in “zona bianca” è stata finalizzata al contenimento della crescita dei contagi durate le festività natalizie, a rischio viste le maggiori occasioni di affollamento, soprattutto nei centri città presi d’assalto per lo shopping e occasioni di svago.

Il certificato “rinforzato” (rilasciato a chi è vaccinato o guarito dal covid) occorre per accedere a spettacoli, eventi sportivi, servizi di ristorazione al chiuso, discoteche e cerimonie pubbliche mentre per utilizzare i trasporti pubblici locali e regionali occorre esibire il Green pass “semplice”.

Proprio con la finalità di verificare il rispetto della normativa il prefetto ha adottato un apposito Piano che ha coinvolto, oltre alle forze dell’ordine nazionali e alle polizie locali, anche personale dell’ispettorato territoriale del lavoro e della Ats Brianza. I controlli sono infatti estesi anche ai luoghi di lavoro e ai datori ai quali spetta la verifica del possesso delle certificazioni da parte dei dipendenti. Il piano ha previsto, accanto a verifiche durante l’attività ordinaria anche servizi di controllo straordinari, in tre fasce orarie, indirizzarti in particolare alle stazioni ferroviarie e fermate degli autobus e nelle zone della “movida”. In queste ultime la vigilanza è estesa al pericolo assembramenti e all’eventuale obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. In tal senso il prefetto ha invitato i sindaci a valutare l’introduzione di ordinanze per obbligare all’uso di mascherine anche all’aperto.

Palmisani ha anche scritto alle Associazioni di categoria del territorio affinchè sensibilizzino gli associati sulla necessità di curare con la massima attenzione l’attività di verifica delle certificazioni verdi. «Istituzioni, Forze di polizia, Polizie locali, datori di lavoro ed esercenti sono chiamati a fare la propria parte lavorando in stretto raccordo, con l’obiettivo di scongiurare un nuovo peggioramento della situazione epidemiologica e dunque l’inasprimento delle misure di contenimento» ha detto il prefetto.