Stalking a Monza: l’ha sfregiata al volto, per il giudice basta che le stia lontano 100 metri

Una vita da inferno per una 40enne monzese aggredita a gennaio dall’ex marito geloso. L’uomo, condannato a due anni e mezzo, ha riottenuto la libertà con il solo divieto di avvicinarsi alla donna.
Stalking a Monza: l’ha sfregiata al volto, per il giudice basta che le stia lontano 100 metri

Lui l’ha sfregiata al viso. Lei ogni volta che si guarda allo specchio o solo si sfiora la guancia con un dito sente quel lungo taglio che parte dall’orecchio e arriva fin quasi alla bocca. Ora lui è libero. Deve solo starle a una distanza di almeno 100 metri. Sai che roba. E lei non riesce ad uscire di casa. E quando deve tagliare i capelli – fa la parrucchiera – le tremano le mani. Non può neppure lavorare.


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Una vita da galera, ma solo per lei, una 40enne monzese: da quando ha saputo che il suo ex marito è in libertà non vive più. Il loro matrimonio è finito da un anno ma lui non si vuole rassegnare. Lo scorso gennaio si è presentato nel negozio dove la donna stava lavorando, in via Rota, armato di un coltello e l’ha aggredita a pugni e calci e poi le ha sferrato un fendente al volto. Stessa sorte per il titolare della attività, secondo l’ex il nuovo compagno della donna.

Condannato a due anni e mezzo per lesioni con sfregio permanente, l’uomo, un limbiatese, ha scelto di patteggiare la pena, e ha riottenuto la libertà. Pur contro il parere del pm, il gip ha revocato infatti la custodia cautelare che costringeva l’uomo, incensurato, agli arresti domiciliari. Su richiesta dell’avvocato Monica Gnesi, difensore di parte civile della vittima, il giudice ha disposto almeno il divieto di avvicinamento entro i 100 metri dalla donna.

Secondo una denuncia per maltrattamenti presentata in procura dall’avvocato Gnesi, per il quale la procura sta procedendo separatamente, l’uomo avrebbe minacciato la signora monzese di bruciarla viva dentro la loro ex casa coniugale.