Seveso, vent’anni fa moriva fratel Ettore Boschini: l’omaggio al “folle di Dio”

Diventato una icona della assistenza ai poveri, fratel Ettore Boschini è stato ricordato nella sua Seveso dove è sepolto
Seveso - Fratel Ettore Boschini con Papa Giovanni Paolo II
Seveso – Fratel Ettore Boschini con Papa Giovanni Paolo II Paolo Colzani

A vent’anni dalla morte di Fratel Ettore Boschini, a Seveso si è tenuto un momento di ricordo del Folle di Dio, così era stato definito perché con la sua tenacia, spirito di sacrificio e con l’aiuto della preghiera è diventato un’icona dell’assistenza ai poveri, in una Milano, a cavallo tra anni ’70 e ’80, in pieno boom economico, ma carente di carità.

La santa messa è stata celebrata nel luogo della sua sepoltura, Casa Betania, in corso Isonzo. Come massima espressione del suo impegno, creò una mensa sotto i binari della stazione centrale di Milano, un dormitorio ed uno spazio di preghiera, per lui sempre un faro da offrire a chiunque abbia smarrito la strada della dignità.

Seveso, vent’anni fa la morte di fratel Ettore: l’eredità raccolta da Sorella Teresa

Le attività quotidiane dell’allora rifugio si svolgono ora in via Assietta, dove Sorella Teresa, con Laura ed Ester accolgono tutt’oggi, circa 150 persone. Ma il cuore del progetto resta Casa Betania, dove già ai tempi del Rifugio di via Sammartini Fratel Ettore aveva intuito che la Madonna volesse una casa, per lenire le ferite causate a quel tempo dalla diossina.

Lì risiede la comunità residenziale dove Sorella Teresa prosegue il mandato affidatole direttamente da Fratel Ettore dal 2003: «A guardare indietro potremmo dire di essere state risucchiate da un vortice in cui ci siamo giocate il tutto per tutto e nel quale ci siamo spese completamente… e davvero, solo il Signore poteva trascinarci così e allo stesso tempo mantenere salde le nostre mani sulla presa e non farci mollare. E mentre correvamo sentivamo anche la necessità di esprimere sia la gratitudine per questa pietanza grossa della carità (come diceva San Camillo) che ci era toccata in sorte, sia l’ammirazione stupita per quell’uomo, Fratel Ettore, per mezzo del quale ci era stata data questa meravigliosa opportunità. Mentre ci prendevamo cura dei nostri poveri qui e anche in Colombia e frequentavamo corsi di teologia e aggiustavamo case, tetti e caldaie, abbiamo fatto testimonianze, processioni, mostre, spettacolo delle marionette… così tanto prese dal vivere che non ci siamo proprio rese conto, ed ecco, oggi sono passati 20 anni».

Seveso, vent’anni fa la morte di fratel Ettore: partita la causa di beatificazione

In questo periodo è partita anche la causa di beatificazione di Fratel Ettore che, al termine della fase diocesana istruttoria, nei prossimi mesi sarà esaminata a Roma per la santificazione dell’uomo del Signore. «Tutte insieme, con le migliaia di persone a cui Fratel Ettore ha cambiato la vita, attendiamo fiduciosi che si compia un ulteriore passo».