Seveso ha rinnovato il voto a San Gerardo: dopo 500 anni, come tradizione

Il voto a San Gerardo dei fedeli sevesini è stato rispettato, in un’occasione speciale nel ricordo dei 500 anni dalla liberazione dalla peste.
Seveso voto a San Gerardo
Seveso voto a San Gerardo

Anche quest’anno il voto a San Gerardo dei fedeli sevesini è stato rispettato, in un’occasione speciale nel ricordo dei 500 anni trascorsi dal giorno in cui la città chiese di essere liberata dalle peste. Onorando come sempre la data di venerdì 16 agosto, San Rocco nella tradizione cristiana, in piazza Leonardo Da Vinci il parroco don Maurilio Mazzoleni ha guidato la preghiera del santo rosario davanti al dipinto della Madonna di San Gerardo. La parrocchia di Seveso affonda la devozione al santo addirittura a mezzo millennio fa e vanta anche la presenza di un antico dipinto rappresentante San Gerardo dei Tintori, risalente presumibilmente alla fine del XVII secolo.

Seveso ha rinnovato il voto a San Gerardo: un pellegrinaggio una volta all’anno nel giorno di San Rocco

Il voto, enunciato tramite il prevosto Baldi, fu quello di eseguire un pellegrinaggio a San Gerardo in Monza una volta all’anno e fu fatto in occasione di una grave epidemia che colpì Seveso. Passata la peste i cittadini mantennero la sacra promessa, una tradizione che ancora oggi si rinnova. Dal registro delle visite pastorali di Federico Borromeo risalenti al Seicento si apprende che: «Gli abitanti di Seveso devono osservare il giorno festivo di San Rocco, come se ciò derivasse da un voto della chiesa assunto a motivo di una peste; in questo giorno ha solito luogo una processione dalla chiesa prepositurale fino alla Chiesa di San Gerardo Confessore a Monza. E ancora (sono dovute) offerte fino alla somma di 14 libbre; oppure sempre per il medesimo voto uno qualsiasi del popolo offre una certa somma di denaro».