Seregno, un viaggio in India fa riscoprire l’eredità della missionaria suor Camilla Tagliabue

Una delegazione dell'associazione Auxilium India ha visitato i luoghi che accolgono i progetti sociali finanziati nel ricordo della religiosa, scomparsa 20 anni fa
Un partecipato momento del viaggio in India

A 20 anni di distanza dalla scomparsa di suor Camilla Tagliabue, religiosa seregnese di Maria Ausiliatrice, deceduta a Lonavla, dove oggi riposa, il 26 agosto 2004, dopo mezzo secolo di missione in India, una delegazione di Auxilium India, associazione che vuole tramandarne la memoria, attraverso il sostegno a progetti sociali, è stata protagonista in agosto di un viaggio nella penisola indiana. La componevano Francesco e Carola Tagliabue, nipoti di suor Camilla, Stefano e Luca Dosio, marito e figlio di Carola, e Samit Lacorte. «Non appena arrivi in India -ha spiegato Stefano Dosio-, non hai il tempo di rielaborare l’impatto che hanno su di te gli odori, il calore e l’umidità che ti avvolge quando si apre la porta dell’aeroporto di Mumbai, che subito sei catapultato a vedere quasi tutti i progetti che Auxilium India ha nello stato del Maharashtra. Ma non si tratta di vedere. Si tratta di abbracci, incontri, sorrisi, sguardi, ascolti reciproci. L’India ha tanto da raccontarci e da condividere».

Auxilium India: intitolato a suor Camilla il refettorio del convitto della missione di Lonavla

La delegazione seregnese accolta in India

L’esperienza è cominciata da Mumbai, con l’incontro con le responsabili dell’ispettoria locale. Il momento è stato l’occasione per fare il punto della situazione sui progetti, ma anche per ricordare suor Camilla, la cui memoria vive non solo tra le suore più anziane ma anche tra le giovani, che hanno sentito parlare molto di lei anche grazie all’impegno di Auxilium India. Subito dopo, il gruppo si è trasferito a Lonavla, dove la religiosa ha soggiornato dagli anni novanta in avanti. Per perpetrare la sua eredità morale è stato ristrutturato il refettorio che ospita le ragazze che vivono nel convitto della missione, che le è stato intitolato. Due grandi poster sulla parete narrano le fasi della vita missionaria della suora seregnese: «L’India chiede di farsi scoprire, lasciando andare la nostra vita frenetica, rigida, impostata. E lasciarsi condurre da chi vive in una realtà con ben poche certezze, ma che ha il cuore pieno di speranze e di forze, di chi spera in un futuro migliore, rimboccandosi le maniche».

Auxilium India: l’impegno per aiutare i giovani a costruirsi un futuro

Un incontro sorridente durante il viaggio

Tappe successive sono state Kune, dove ai piccoli sono stati consegnati tavolini per lo studio, ed i centri di Mondwha e Koregaon Park a Pune, con un saluto ad alcune ragazze che usufruiscono del progetto “Go On”, che sostiene gli studi superiori. «Indimenticabile è stata qui l’accoglienza che ci ha riservato Rekha -ha sottolineato Francesco Tagliabue-, una ragazza che sta frequentando il college con profitto, grazie al sostegno di Auxilium India, che abita in uno slum e con semplicità ci ha accolti nella sua casa con un sorriso ed un abbraccio che ci restano dentro». Ricco di significato è poi stato l’incontro a Malawli con il centro Samparc, che ospita in comunità ragazzi e ragazze segnalati dal tribunale, per farli uscire da realtà che vedono famiglie in difficoltà, a volte teatro di violenze e di incomprensioni, e che offre loro un percorso di studi, per costruirsi un futuro. Il viaggio è infine terminato con la visita allo Shelter di Mumbai, che quotidianamente è un riferimento per i giovani delle baraccopoli circostanti, che godono di un luogo per giocare, studiare e per un pasto completo. «Suor Camilla ci ha accompagnati in ogni passo del viaggio. Il suo ricordo è forte a Lonavla, che ci ha abbracciati come se fossimo parte di un’unica famiglia. Grazie ad Auxilium India, per il lavoro meticoloso e puntuale su ogni bambino e ragazzo aiutato» hanno commentato i componenti della delegazione.