Seregno, un malore stronca «Zac» Donate le cornee dell’edicolante

Alza la saracinesca della sua edicola di via Santa Valeria, sistema i quotidiani, consegna le prime copie ai clienti più mattinieri e all’improvviso il dramma che stronca Angelo Frigerio, 63 anni. L’edicolante conosciuto come “Zac” stramazza sul marciapiede.
Frigerio nella sua edicola di via Santa Valeria con la moglie Maria Grazia.
Frigerio nella sua edicola di via Santa Valeria con la moglie Maria Grazia. Paolo Volonterio

Alza la saracinesca della sua edicola di via Santa Valeria, sistema i quotidiani sul bancone, consegna le prime copie ai clienti più mattinieri e all’improvviso il dramma che stronca Angelo Frigerio, 63 anni, poco dopo le 6 di mercoledì. L’edicolante da tutti conosciuto come “Zac” è stramazzato sul marciapiede, probabilmente a causa di un infarto, mentre stava sistemando la seconda cesta di quotidiani e periodici davanti alla porta d’ingresso dell’edicola. In questa posizione e con i pugni chiusi lo ha visto dalla finestra di casa il dirimpettaio Rino, che ha immediatamente telefonato a Ivano Sironi, fratello di Maria Grazia, la consorte di Angelo.

Sironi si è precipitato all’edicola e vendendo il genero in quello stato ha allertato i soccorsi, intervenuti con l’ ambulanza che ha un po’ tardato a sopraggiungere assieme alla guardia medica. Frigerio è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Desio dove i medici hanno continuato con la rianimazione, ma senza alcun esito. La notizia della tragica fine dell’uomo si è diffusa in città. Angelo Frigerio, 63 anni, era nato a Seregno il 15 novembre 1949, in via Sicilia, nel quartiere San Rocco. Ha iniziato presto a prendere contatto con il mondo del lavoro.

A 15 anni faceva il suo ingresso alla Bonsaglio dove gli venivano assegnate diverse mansioni restando alle dipendenze per circa 10 anni, poi veniva assunto dal comune di Seregno come bidello ed inviato a prestare servizio all’istituto tecnico commerciale e per geometri di via Wagner. Dopo alcuni anni veniva richiamato in Comune e successivamente assunto come fattorino alla Banca Commerciale Italiana, dove ha svolto anche le mansioni di cassiere negli ultimi anni di permanenza all’istituto di credito. Il suo desiderio era quello di collaborare con la moglie Maria Grazia, con la quale era sposato da 35 anni, alla conduzione dell’avviata edicola di giornali. Un’attività che lo gratificava.

La repentina scomparsa ha lasciato affrante la moglie Maria Grazia e la 23enne figlia Viola che hanno dato l’assenso per l’espianto delle cornee. «Martedì sera era andato in piscina come faceva da anni, anche il venerdì – ha affermato la moglie – è rientrato a casa senza manifestare alcun sintomo». Era un uomo buono, amante della compagnia e gran tifoso della Juventus. Il funerale sono stati celebrati oggi nella chiesa di Santa Valeria.