Seregno: la comunità piange Nicolò Baseggio, stroncato a 20 anni da una malattia

Il giovane si è spento sabato 29 giugno, dopo aver lottato per oltre un anno con la patologia che lo aveva aggredito, senza impedirgli di ottenere il diploma
L’uscita della bara dal santuario di Santa Valeria, al termine del funerale

Un santuario di Santa Valeria gremito ha ospitato martedì 2 luglio, in un silenzio quasi irreale, il funerale di Nicolò Baseggio, il ventenne seregnese spentosi sabato 29 giugno, dopo una battaglia contro la malattia, un glioblastoma che lo aveva costretto a sottoporsi a cure dolorose, con tanto di operazione chirurgica, e che gli aveva provocato anche una parziale immobilità del corpo. Tantissimi sono stati in particolare gli amici che hanno accompagnato il giovane nel suo ultimo viaggio terreno, assistendo alla funzione eucaristica presieduta da don Walter Gheno, vicario parrocchiale di Santa Valeria.

Lutto: il toccante saluto del papà Maurizio

Nicolò Baseggio

Il momento più toccante del pomeriggio è stato il saluto del papà Maurizio, con il quale Nicolò, quando già la patologia che gli è stata fatale lo aveva aggredito, ha condiviso anche un’esperienza di avvicinamento al baskin, il basket inclusivo, attraverso la Sport4All di Lentate sul Seveso.

«Da oggi per noi nel vocabolario la parola Nicolò sostituirà la parola esempio -ha sottolineato il genitore-. Non volevi mai disturbare, eri schivo e riservato. La malattia ti ha tarpato le ali proprio mentre stavi prendendo il volo verso la vita. L’ultimo è stato un anno difficile, ma non ti abbiamo mai visto arrabbiato».
Ed ancora: «L’istituto Maugeri di Pavia è diventato una seconda casa, per te e per noi. Siamo riconoscenti al personale, composto da persone tutte speciali. Grazie al Signore, per averci dato la possibilità di averti come figlio e come fratello».

Lutto: la grande forza di volontà del giovane

Nel settembre del 2023, Nicolò Baseggio, già provato nel fisico, era riuscito a conseguire il diploma del corso di amministrazione, finanza e marketing all’istituto Bassi di via Briantina (il cui dirigente Luigi Sabino era presente in chiesa), a dimostrazione della sua grande forza di volontà. Aveva poi ottenuto la patente di guida, anche se, come ha sottolineato il papà, è poi «riuscito a guidare soltanto due volte» la macchina del nonno, opportunamente modificata per consentirgli di superare le difficoltà con cui il suo corpo stava convivendo.

Lutto: il dolore di familiari ed amici

Il giovane ha lasciato nel dolore la mamma Debora, il papà Maurizio, la sorella Lucilla, il nonno Aldo, gli altri parenti e tantissimi amici.