Seregno, la basilica San Giuseppe di nuovo sotto i ferri: via al restauro della rotonda

La previsione è che i lavori giungano al termine in settembre. L'intervento segue quello che ha riguardato un anno fa l'area del presbiterio
i lavori di tinteggiatura nella zona della rotonda della basilica San Giuseppe

Dopo il primo lotto di lavori, che nell’estate dell’anno passato ha interessato gli apparati decorativi interni dell’antico e del nuovo presbiterio, è cominciato da un paio di settimane il restauro della zona della rotonda della basilica San Giuseppe di Seregno, che comprende la cupola, l’aula, la navata circolare e le cappelle. L’intervento era stato preceduto dalle analisi diagnostiche, effettuate su due delle colonne che sorreggono la cupola, per verificarne la staticità. L’obiettivo è una prosecuzione della valorizzazione degli elementi architettonici, avviata con il primo lotto grazie al ristabilimento del canone architettonico dei capitelli delle colonne e delle lesene.

Basilica San Giuseppe: l’obiettivo è superare le situazioni di degrado

Un’altra immagine dei lavori

Il programma prevede le tinteggiature delle specchiature intonacate di pareti e volte, in una continuità cromatica con quelle del presbiterio appena restaurato, nonché la pulitura dei marmi, degli affreschi e dei mosaici delle cappelle ed il restauro dei grandi serramenti lignei a lunetta. In questo contesto, sono già state attivate le operazioni di smontaggio delle canne dell’organo, per favorire il restauro degli intonaci e degli stucchi delle volte che lo sovrastano, che evidenziano situazioni di degrado, figlie di passate infiltrazioni provenienti dall’attico di copertura, che sono già state risolte.

Basilica San Giuseppe: il contributo di tutti per le spese

L’ammontare complessivo della spesa, a carico della parrocchia San Giuseppe, è stimato in 264mila euro. «Per il primo lotto -ha commentato monsignor Bruno Molinari, prevostoabbiamo goduto di un contributo della Fondazione Cariplo, che come era prevedibile non avremo per questo secondo lotto. La popolazione ha già dimostrato la sua generosità e conto che continui a farlo, anche perché la basilica San Giuseppe è un patrimonio di tutta la città». Il secondo step del maxiprogetto, curato da Carlo Mariani, architetto e conservatore della biblioteca capitolare “Paolo Angelo Ballerini”, e pensato nel suo complesso per sottolineare le ricorrenze nel 2021 degli anniversari dell’inaugurazione dell’edificio (1781), della sua dedicazione (1881) e della sua elevazione a basilica romana minore (1981), dovrebbe richiedere per la sua ultimazione alcuni mesi. «L’obiettivo -ha confermato il prevostoè che i lavori nella zona della rotonda siano ultimati per settembre, salvo poi ulteriori interventi che riguarderanno gli altari laterali». La corona circolare che caratterizza la basilica San Giuseppe, articolata in un colonnato rivestito in marmo, fu un’idea di Giuseppe Piermarini, architetto, e risale al 1778. Piermarini, coinvolto all’epoca nella realizzazione del teatro alla Scala di Milano e della Villa Reale di Monza, fu chiamato in causa dopo la decisione di non edificare la grande cupola, prevista dal progetto originario di Ermenegildo Pini. L’impianto fu poi definito da Giulio Galliori, contemporaneo e collega di Pini.