Seregno, ancora un tentativo di truffa immobiliare: il Movimento 5 Stelle chiede un regolamento specifico

La finalità è ottenere la registrazione in sedi ufficiali di chi decide di affittare senza passare per un'agenzia, con tanto di pagamento di una tassa per l'esposizione della cartellonistica
Il cartello in via Resegone, ritenuto truffaldino

«Il regolamento è l’unico modo che abbiamo per evitare le continue truffe. Altrimenti davvero non ne usciremo più». Con un tono anche un po’ sconsolato, Luca Colombo, referente seregnese del Movimento 5 Stelle, di cui nelle ultime elezioni amministrative è stato candidato sindaco, senza riuscire a fare il suo ingresso in consiglio comunale, ha raccontato la scoperta di un tentativo di truffa immobiliare, che l’ha visto protagonista in settimana. «Ero in via Resegone -ha spiegato- e mi sono imbattuto in un cartello di un’immobiliare, con un numero di telefono in bella evidenza. Ho chiamato e l’operatore che mi ha risposto mi ha informato della possibilità di prendere in locazione un appartamento nell’edificio di proprietà comunale nella stessa arteria, con tanto di box. Chiedeva per questo il versamento di 750 euro, per bloccare l’abitazione, ed un anticipo di tre mesi del canone di affitto. Peccato solo che, in quello stabile, di appartamenti da concedere in locazione non ve ne siano, tantomeno di appartamenti con box…».

Truffa immobiliare: informato dell’accaduto il sindaco Rossi

L’accaduto ha riportato d’attualità la tematica delle truffe immobiliari, sollevata prima dell’estate da Gabriella Granato, attivista proprio del Movimento 5 Stelle, che aveva reso pubblico il raggiro subito, costatole oltre 2mila euro in versamenti anticipati. «Dietro questi cartelli che vediamo per le strade -ha ripreso Colombo-, ci sono sempre gli stessi due o tre soggetti, che agiscono con l’intenzione di fregare i soldi alla povera gente. E questo non è accettabile. Ho quindi informato il sindaco Alberto Rossi dell’episodio in via Resegone e l’ho sollecitato a predisporre un regolamento comunale, che stabilisca che chi vuole affittare una casa in modo autonomo lo possa fare, ma prima debba rivolgersi all’Ica in via San Vitale o all’agenzia della casa in via Galilei e registrarsi, certificando l’esistenza dell’unità immobiliare, fornendo i propri dati e pagando una tassa per l’esposizione della cartellonistica. Così, il possibile affittuario, in caso di problemi strada facendo, che purtroppo vediamo in progressivo aumento, avrebbe l’opportunità in un secondo momento di risalire alla sua controparte e sarebbe maggiormente tutelato». L’agenzia dell’abitare citata dal pentastellato è il nuovo servizio avviato dai Comuni dell’ambito di Seregno, con sede in via Galilei, in locali confiscati alla criminalità organizzata, che vuole favorire l’incontro tra domanda ed offerta di abitazioni sul territorio, facilitando le locazioni.

Truffa immobiliare: Gabriella Granato aspetta un supporto

«Già che c’ero -ha concluso Colombo-, al sindaco ho anche ricordato che il problema che vive Gabriella Granato è tutt’altro che risolto. Lo sfratto che l’aveva spinta in primavera a cercare una soluzione c’è ancora ed a breve Gabriella dovrà lasciare la casa dove risiede. Tutti dobbiamo sentirci in dovere di aiutarla».