Scuola, la Cgil: «Il personale paga errori materiali»

La Flc Cgil Monza e Brianza definisce l’avvio dell’anno scolastico "turbolento" nella ricerca del personale.
Un’aula scolastica
Un’aula scolastica Alberto Ceresoli

Una “turbolenta” ripresa. Così Fabio Midolo, segretario generale Flc Cgil Monza e Brianza definisce l’avvio dell’anno scolastico. In una lettera pubblica il segretario mette l’accento sulle criticità che hanno segnato non solo il territorio brianzolo ma tutto il territorio nazionale.

«Le turbolenze sono state, e sono ancora, dettate dalla “fretta politica” di essere i primi della classe – scrive – Le amministrazioni, e parlo degli uffici scolastici, sia regionale che il nostro ufficio di Monza Brianza, hanno agito con tale disastrosa tempestività per le operazioni di inizio anno che hanno fatto lavorare sotto pressione tutti i funzionari e il personale scolastico distaccato, a cui va tutto il nostro sostegno come lavoratori, generando una ondata di “errori materiali” che il personale scolastico ha pagato a caro prezzo».

Scuola, la Cgil: la situazione col sistema degli interpelli

Ancora oggi molti istituti scolastici sono alla ricerca di insegnanti tramite il nuovo sistema degli interpelli che, a detta di molti dirigenti, non ha per nulla reso più semplice la ricerca anzi, l’ha ancor più rallentata. «Le cose non vanno bene neanche per il personale Ata (collaboratori scolastici) o per i Dsga (direttore generale dei servizi amministrativi) che ancora mancano. La partita degli interpelli ha subito la stessa fretta che ha portato a continue e clamorose rettifiche, la prima pubblicazione di fatto non è stata neanche preceduta dalla pubblicazione della graduatoria degli aspiranti, questione tempestivamente segnalata dalla Flc Cgil Monza Brianza. Per non parlare delle immissioni in ruolo, con il gioco delle cattedre accantonate e della famigerata clausola risolutoria che ha ripristinato “l’avente diritto”. La Flc Cgil di Monza Brianza continua ad essere dalla parte di chi lavora e spende le proprie energie per la scuola. Proprio su questo campo siamo impegnati sulla promozione della campagna referendaria a difesa del lavoro».