Scoperta un’officina clandestina a Limbiate: multati anche i clienti

Era una officina come tutte le altre, peccato che non avesse alcuna autorizzazione. È l’incredibile scoperta che ha fatto la Polizia locale di Limbiate, insospettita da un continuo viavai di auto in un garage sotterraneo al Villaggio Giovi. Multati anche i clienti.
L’officina clandestina di Limbiate
L’officina clandestina di Limbiate Fabio Cavallari

Era una officina come tutte le altre, peccato che non avesse alcuna autorizzazione. È l’incredibile scoperta che ha fatto la Polizia locale di Limbiate, insospettita da un continuo viavai di auto in un garage sotterraneo di via Brunelleschi, al Villaggio Giovi. Dopo alcuni appostamenti, gli agenti hanno fatto un blitz che ha confermato i loro sospetti.

All’interno dei locali, situati al piano interrato e accessibili con una ripida rampa, hanno trovato una officina in piena attività visto che erano presenti un autocarro, tre auto e due moto. Impegnati nelle riparazioni le Forze dell’Ordine hanno trovato due persone di nazionalità albanese.

Un 21enne si è presentato come titolare, anche se questo ovviamente non ha potuto esibire alcun documento come l’iscrizione all’albo delle imprese e le dichiarazioni di inizio attività. Così non ha potuto fare altro che confessare l’assoluta irregolarità dell’officina. Nel sopralluogo gli uomini in divisa hanno potuto accertare la presenza di tutte le attrezzature necessarie.
Nonostante non vi fosse alcuna insegna, sarebbe potuta sembrare un’attività artigianale a tutti gli effetti, in grado così di trarre in inganno i clienti.

Il giro di affari era senza dubbio buono e sembra che l’attività possa essere cominciata almeno sei mesi fa. La mancanza di punti di prelievo d’acqua e di pozzetti a pavimento per la raccolta delle acque di scarico e la presenza di rifiuti pericolosi come una trentina di pneumatici, settanta litri di olio esaurito e cumuli di parti dei motori smontati ha fatto scattare una denuncia a piede libero per violazione del codice ambientale.

Molto pesanti, pari a circa 22mila euro, sono state poi le sanzioni amministrative per la mancanza dei registri di carico e scarico dei rifiuti e l’omessa iscrizione al consorzio nazionale gestione oli minerali usati.

Anche i proprietari dei mezzi in riparazione sono stati multati di 86 euro per aver affidato il proprio veicolo a un’impresa non iscritta all’apposito registro. Gli aspetti da chiarire sono ancora molti. Mentre il 21enne albanese ha detto di aver ricevuto in comodato d’uso gratuito quegli spazi, il proprietario del box, un limbiatese, ha dichiarato di essere all’oscuro di quanto veniva fatto al suo interno. Le indagini poi permetteranno di fare luce su eventuali legami dell’officina con altre attività illegali.