Ronco, il patrocinio al Brianza Pride genera la bagarre in consiglio

L'opposizione guidata da Di Tia critica il patrocinio al Brianza Pride concesso dal Comune di Ronco.
Il municipio di Ronco Briantino
Il municipio di Ronco Briantino

Dal patrocinio al Brianza Pride alla gestione del periodico comunale. A Ronco Briantino è bagarre in consiglio comunale dove, due temi profondamente diversi tra loro, infiammano lo scontro tra maggioranza e opposizione.
Ad accendere la miccia è il capogruppo di “Progetto Ronco” Amadeo Tia che, dai banchi della minoranza, si scaglia contro il patrocinio (gratuito) che l’Amministrazione ha concesso alla manifestazione dell’orgoglio Lgbtiq+ che si è svolta nei giorni scorsi a Seregno.
«Non contesto lo spirito della manifestazione» precisa Tia che punta il dito su una questione meramente regolamentare. Dal centrodestra sottolineano infatti come all’articolo 4 del regolamento comunale, quello che tratta i criteri per la concessione di patrocinio si stabilisce che debba esserci coerenza dell’attività o dell’iniziativa, che richiede il patrocinio, con le finalità istituzionali dell’Amministrazione.
«Ma lei è proprio sicuro di conoscere le nostre finalità istituzionali? Perché se le conoscesse sarebbe in grado di decidere, coerentemente, se concedere o meno il patrocinio a fronte delle richieste che pervengono». E ancora: «In quale misura il patrocinio concesso al Brianza Pride svilupperebbe il miglioramento della qualità della vita della nostra comunità?». Queste le sue domande per il primo cittadino.

Ronco, il patrocinio al Brianza Pride e l’informatore comunale

Sul banco degli “imputati” finisce pure “La Torretta”, il periodico comunale. L’opposizione chiede più spazio per evitare che questo mezzo di comunicazione si trasformi in uno strumento di mera propaganda per la maggioranza. «Essendo finanziato dalle casse comunali, il periodico deve doverosamente, e per principio democratico, dare spazio sulle sue pagine a tutti i ronchesi e non soltanto a quelli di una parte. Ho fatto un’osservazione banale che però non è affatto piaciuta. Qualcuno, in modo indecente, mi ha persino risposto che se non mi piace così com’è, allora dovrei farmi un mio giornale. È assurdo» conclude Tia. Da parte sue, il sindaco Francesco Colombo replica così: «Nel prossimo consiglio comunale risponderò in maniera approfondita a queste interrogazioni. Per il momento però voglio sottolineare che, come sindaco, ritengo che non si potesse che condividere il decalogo proposto dagli organizzatori del Brianza Pride che metteva al centro diritti civili la cui tutela, tra l’altro, è prevista dalla nostra Costituzione».
«Sulla questione del notiziario comunale, abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere la possibilità di inserire nuovamente spazi a disposizione di ciascun gruppo consiliare come succedeva anche in passato – conclude Colombo -, ma per farlo servono regole condivise che deve decidere il comitato di redazione a maggioranza. E di questo comitato fa parte anche la minoranza con due membri, di cui uno è proprio Tia». Dunque la polemica non finisce e nella prossima seduta si scriverà un nuovo capitolo di questa vicenda