Quel vero gufo di don Mirko ha trovato casa dai frati di Oreno

Anacleto è il gufo in carne e ossa dell'ex prevosto di Vimercate, don Mirko Bellora.

E alla fine è arrivato Anacleto, il gufo vero di don Mirko Bellora. L’ex prevosto di Vimercate che ha una passione per questo rapace e ne conserva oltre 600 riproduzioni, anche di legno, ora ne ha uno in carne e ossa ospitato in una gabbia all’interno del convento dei frati cappuccini di Oreno. Il sacerdote 77enne molto spesso gli va a far visita e ammetto “è un po’ vecchietto però ha quegli occhi profondi che per me e per i cristiani hanno un valore enorme”.

Quel vero gufo di don Mirko e quello sguardo oltre il buio

Don Bellora spiega che “innanzitutto Anacleto vede nel buio e questa è una capacità enorme perché spesso noi non riusciamo, e riesce a vedere l’alba nell’imbrunire come ricordava in una sua canzone Franco Battiato. Poi con la testa che ruota a 270 gradi riesce a vedere intorno a sè con quello sguardo di carità che noi uomini stiamo perdendo, perché al massimo rimiriamo il nostro ombelico. Infine questo mio amico rapace guarda verso il cielo, che è spesso segno di fede e di speranza sognando di spiccare il volo fuori dalla gabbia”. Un animale notturno come Anacleto con questa lettura dell’ex parroco appare forse metaforicamente più umano e poi di sicuro riempie di gioia il cuore di don Mirko, che dopo anni adesso lo può osservare tutti i giorni.

D’altronde in passato ha anche scritto il libro “Occhi di Gufo” talmente il legame è forte con questo volatile anche se ha confidato che “ultimamente mi affascinano anche le aquile maestose, che portano i loro cuccioli sulle loro ali e i pappagalli”.