Provincia, avanzo di 6 milioni di euro Che non possono essere utilizzati

Alberto Grisi, assessore provinciale al Bilancio, non vede vie d’uscita alla crisi finanziaria delle province: il consuntivo 2012 presentato in consiglio si è chiuso con un avanzo di 5.850.000 euro che, però, non saranno destinati ad alcun investimento. Il Pd però non ci sta.
Scuole superiori di prioprietà della Provincia: il Pd suggerisce di destinare ad esse parte dell’avanzo
Scuole superiori di prioprietà della Provincia: il Pd suggerisce di destinare ad esse parte dell’avanzo

«Non metteremo a posto le strade, né le scuole, né realizzeremo alcuna infrastruttura: è questa oggi la situazione dell’Italia». Alberto Grisi, assessore provinciale al Bilancio, non vede vie d’uscita alla crisi finanziaria delle province: il consuntivo 2012 presentato in consiglio si è chiuso con un avanzo di 5.850.000 euro che, però, non saranno destinati ad alcun investimento.

«Siamo riusciti – spiega – ad accantonare la somma negli ultimi giorni dello scorso anno, con la vendita delle azioni Sea. Ora la terremo nel serbatoio, come riserva con cui supportare le attività del 2013 anche perché il saldo del nostro Patto di stabilità è molto alto». Gli amministratori brianzoli sono, infatti, costretti a tenere sui conti un deposito costante di 14 milioni di euro: con un vincolo simile le uniche possibilità per effettuare nuovi interventi sono legate alla vendita delle azioni Serravalle che dovrebbe fruttare una quarantina di milioni. L’esito dell’operazione, però, non si conoscerà prima di luglio: solo dopo l’estate, quindi, la giunta Allevi valuterà se avviare qualche opera o portare a termine qualche cantiere, tra cui quello per la costruzione di una scuola superiore a Brugherio.

«È impensabile – prosegue Grisi – sperare in entrate maggiori connesse al mercato dell’auto: se anche il Governo adottasse immediatamente provvedimenti per ridare slancio all’economia gli effetti si farebbero sentire solo a partire dal 2014». Una volta azzerati gli investimenti la Provincia dovrà cercare di far quadrare le spese correnti, tra cui quelle per il personale e quelle per il funzionamento delle sedi.

«Il 2012 – sospira l’assessore – è stato un vero percorso a ostacoli con una media di un decreto ogni tre mesi con cui il Governo ha introdotto nuovi tagli. Se il nuovo esecutivo non modificherà la rotta la quasi totalità degli enti non chiuderà i bilanci».

La sua prudenza non è condivisa dal Pd: «Rappresenta – incalza il capogruppo Domenico Guerriero – la fotografia di questi quattro anni in cui non si è visto un solo scatto di reni. Le province sono destinate a sparire: cerchiamo allora di stendere un elenco di priorità a cui destinare l’avanzo di gestione».

I democratici hanno già pronta una scaletta: il completamento del collegamento tra la Valassina e la Sp6 Monza-Carate e la manutenzione delle scuole: «Abbiamo a disposizione – fa notare il consigliere – un bel gruzzolo. Tanto vale spenderlo, così almeno potremo dire di aver fatto una strada; contemporaneamente dovremmo cominciare a riflettere sulla destinazione della sede alla ex IV Novembre».

Intanto da Roma non arrivano segnali di svolta, in tema province, rispetto alla politica inaugurata dal governo Monti. L’orizzonte si chiarirà.