Prostituzione tra Monza e Como Sgominata una banda albanese

La procura di Monza e quella di Como hanno portato a termine un’inchiesta parallela contro il controllo della prostituzione tra le due province. In arresto una decina di persone di origine albanese. Le indagini coinvolgono anche l’accoltellamento di novembre a Seveso.
Prostitute a Triante a Monza
Prostitute a Triante a Monza Radaelli Fabrizio

Il controllo e la divisione delle strade della provincia di Como e di Monza viene deciso a Durazzo.

Una decina di albanesi sono stati arrestati dai carabinieri tra la Provincia di Como e quella di Monza in un’operazione contro un’organizzazione accusata di aver messo controllato e gestito la prostituzione tra la Brianza, la Bassa Comasca e il comuni a cavallo tra la provincia di Como e quella monzese.

Nel corso dell’inchiesta a cui hanno lavorato parallelamente due distinte procure, sono emerse anche responsabilità di alcuni degli arrestati nell’omicidio di un albanese compiuto a Seveso: l’uomo è stato ucciso per un regolamento di conti legato proprio al controllo della prostituzione. Nell’inchiesta anche un agguato mancato per un soffio organizzato la scorsa estate in provincia di Como ai danni di un altro albanese.

Le indagini, che a Como sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Cantù, ha permesso di ricostruire come gli sfruttatori “comprano” le ragazze in Albania, le conducono in Italia e poi le costringono a prostituirsi. Inoltre è emerso anche che su ogni rotonda o parcheggio lungo le provinciali tristemente note per la presenza di prostitute esistano tariffari rigidissimi, affitti che i protettori delle ragazze devono pagare ai capi dell’organizzazione. Numerosi, infine, i clienti delle prostitute identificati e che, in caso di processo, potrebbero venire chiamati a testimoniare.