Pedemontana, Ponti (Pd): “I cittadini non possono pagarla due volte”

La tratta B2, i progetti assenti, le ripercussioni (terribili) sulla viabilità locale: tutto quello che non va secondo il Partito democratico.

«È una questione di equità: i cittadini del nostro territorio non possono pagare due volte per percorrere la tratta B2 della Pedemontana». Il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti lo ribadisce per l’ennesima volta: da una sua mozione, emendata dal leghista Alessandro Corbetta, è scaturita la richiesta del tavolo con tutti i soggetti coinvolti a cui affrontare i nodi del pedaggio e dell’organizzazione dei cantieri.
Difficilmente i politici locali e i sindaci strapperanno a Regione e a Pedemontana la possibilità per i residenti e le imprese di Lentate, Barlassina, Seveso, Meda e Cesano Maderno di continuare a imboccare gratuitamente la tratta: cercheranno, piuttosto, di ottenere sconti e abbonamenti che attutiscano le spese.

Pedemontana, Ponti (Pd): l’ennesima tangenziale di Milano

«Senza agevolazioni che rendano ragionevoli i costi – afferma Ponti – il 20% di chi ora transita sulla Milano-Meda uscirebbe per non pagare il biglietto e si riverserebbe sulla viabilità locale, congestionandola. Gli studi effettuati dimostrano che si ripeterebbe quanto accade ai caselli delle tangenziali a Sesto e ad Agrate».

«Chi abita nei nostri comuni – commenta Ponti, già sindaco di Cesano Maderno ed ex presidente della Provincia – dovrà pagare per prendere l’autostrada dopo aver contribuito a costruirla con le risorse pubbliche. È vero che il piano economico finanziario prevede la partecipazione all’opera dei privati, ma da tempo le banche si sono sfilate» costringendo la Regione ad aumentare la propria quota di finanziamento. Con uno scenario del genere, aggiunge, la Pedemontana rischia di avere uno scarso valore trasportistico: «Non risponde più allo spirito per cui è stata immaginata – riflette l’esponente del Pd – è nata per collegare l’est e l’ovest della Brianza, ma potrebbe finire col diventare l’ennesima tangenziale esterna di Milano».

Pedemontana, Ponti (Pd): il progetto che non c’è e il collasso della viabilità locale

Tra i sindaci e i cittadini, intanto, sale la preoccupazione per i disagi creati dai lavori: «Dovremo cercare di gestire insieme una partita difficile – spiega il consigliere – la durata dei cantieri sarà più vicina ai cinque anni che ai tre. Una parte del traffico si sposterà dalla Milano-Meda alle strade locali o sulla Valassina, già intasata, mentre pochi proveranno a viaggiare in treno dato che sui vagoni è quasi impossibile salire».
L’inizio dei lavori, in ogni caso, non si intravvede: «Non è ancora stato presentato il progetto esecutivo che avrebbe dovuto essere pronto lo scorso autunno – nota in conclusione Ponti – è stata effettuata la ricerca degli ordigni bellici ma manca la bonifica dei terreni dalla diossina».