Parco Valle del Lambro, il presidente Ciceri commenta l’ampliamento: «Decisione nell’interesse di cittadini e ambiente»

La proposta di legge regionale prevede l'ingresso del Comune di Concorezzo ed un'estensione della superficie nei Comuni di Arcore, Macherio e Villasanta
Marco Ciceri, presidente del Parco Valle del Lambro

«Siamo estremamente lieti quando nuovi enti, come il Comune di Concorezzo, scelgono di entrare a far parte del parco a tutela del nostro comune territorio e quando enti pubblici, che sono già storicamente nella comunità dell’area protetta, come Arcore, Macherio e Villasanta, optano per un ulteriore ampliamento dei confini di salvaguardia. Questo è un iter giunto ora a un passaggio fondamentale». È il commento di Marco Ciceri, presidente del Parco della Valle del Lambro, con sede a Triuggio, alla novità costituita dall’approvazione da parte della giunta regionale della Lombardia, guidata da Attilio Fontana, della proposta di progetto di legge che prevede l’ampliamento dei confini del parco stesso nei Comuni di Arcore, Concorezzo, Macherio e Villasanta.

Parco Valle del Lambro: previsto un incremento di 450 ettari di superficie

L’aumento contemplato dalla proposta di legge sotto la lente d’ingrandimento è di quasi 450 ettari. Il parco oggi ha un’estensione di 8mila 403 ettari, suddivisi tra le Provincie di Monza e Brianza, Lecco e Como, circa metà dei quali sono azzonati a parco naturale. Ora l’iter richiederà un passaggio alla commissione consiliare regionale competente, prima della sua conclusione con l’approvazione di una legge regionale.

Parco Valle del Lambro: l’obiettivo è un parco sostenibile e attrattivo

«Allargare il proprio territorio in un’area protetta -ha proseguito il presidente – o scegliere di farvi parte non rappresenta affatto un vincolo, bensì un’opportunità e un arricchimento. Siamo da sempre sostenitori della necessità di ampliare le aree tutelate e condividiamo l’obiettivo regionale di giungere entro il 2030 al 30 per cento di aree protette in Lombardia. In un territorio densamente urbanizzato come il nostro, l’ampliamento dei confini è una decisione nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente, che va nella direzione di un parco sostenibile, sempre più attrattivo e partecipativo. Ora serviranno altri necessari passaggi, ma la direzione è tracciata ed è una ulteriore stimolante sfida comune di valorizzazione ambientale e paesaggistica per ulteriori porzioni di Brianza».